Gela. Un artigiano ha chiesto di ripristinare gratuitamente l’orologio della torre del Palazzo di città, rotto da troppi anni.
L’amministrazione comunale avrebbe il solo onere di acquistare tutto l’occorrente per un importo complessivo di 3500 euro. Il desiderio di Enzo Tabbì continua a rimanere nel dimenticatoio, come le sue richieste regolarmente protocollate al relativo ufficio del Comune. L’ultima delle quali risale al 27 ottobre dello scorso anno.
“Dopo avere discusso col sindaco Angelo Fasulo – spiega Tabbì – mi è stato impedito anche di effettuare un sopralluogo all’orologio della torre. Ho offerto gratuitamente la mia prestazione lavorativa – precisa l’artigiano – chiedendo solo il rimborso delle spese relative all’acquisto di tutto il materiale indispensabile. Comunque, ho presentato un prventivo con l’impegno spesa e i lavori da eseguire per rimettere in funzione l’orologio della città”.
La revisione totale dell’orologio, secondo Tabbì, comprende la smerigliatura, oliatura e tornitura di tutti i componenti oltre al ripristino del meccanismo, privo del supporto di base. Si parla di sostituzione delle lancette, poiché logorate dal tempo, della modifica dei supporti che le collegano all’asse centrale del motore. Il tecnico si è impegnato anche a ripristinare l’impianto d’illuminazione del quadrante esterno e realizzare una gabbia protettiva in legno forato, ritenuta indispensabile per isolare il meccanismo da fonti di calore. Intanto il tempo continua a trascorrere.