Gela. Che fine ha fatto il piano di gestione delle aree di vincolo, necessario alla definitiva individuazione delle zone locali da tutelare? Allo stato attuale, ad anni di distanza dalla sua redazione, è fermo sui tavoli dei funzionari regionali.
“Purtroppo – spiega il responsabile della sezione locale dell’associazione Lipu Emilio Giudice – è una questione evidentemente spinosa che la politica, a tutti i livelli, ha scelto di boicottare. Come associazione abbiamo partecipato ai lavori preparatori e alla fase di stesura. Poi, tutto si è fermato”.
La conseguenza, a questo punto, potrebbe essere assai drastica. “L’adozione del piano – aggiunge lo stesso Giudice – è prevista da norme dell’Unione europea. Il comune rischia seriamente di subire l’apertura di una procedura d’infrazione davanti alla corte di giustizia”.
Senza piano di gestione della aree di vincolo, inoltre, si bloccano gli eventuali contributi economici che potrebbero favorire gli agricoltori locali. “Sì – conclude Giudice – l’adozione del piano sarebbe un vantaggio per molti agricoltori anche da un punto di vista economico. In questo modo, verrebbero allontanati tutti i dubbi mossi da chi il piano di gestione non lo ha mai voluto per interessi privati. E’ anche vero che in città mancano del tutto i punti di riferimento istituzionali. Non esiste neanche un ufficio competente in materia”.