Area Mercatale, Di Stefano replica alle accuse dell’imprenditore Scudera

 
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Gela. Il consigliere comunale Terenziano Di Stefano replica alle accuse mosse qualche giorno fa a mezzo stampa dell’imprenditore Liborio Scudera.

Quest’ultimo aveva chiesto le sue dimissioni da consigliere e da presidente della commissione Annona, per aver causato, a suo dire, lo sperpero di denaro pubblico e di non aver agito, “con correttezza e trasparenza “ sulla questione legata alla localizzazione dell’area mercatale. Secondo Scudera, la pubblicazione del bando per l’area mercatale sarebbe stata fatta su misura all’imprenditore vicino al partito dell’Mpa.

“Io e tutti i componenti della commissione Annona che mi onoro di presiedere – replica Di Stefano – ci siamo sempre prodigati per una soluzione d’interesse della pubblica amministrazione che sarebbe la più vantaggiosa dal punto di vista economico, senza pagare canoni o chicchessia , in primis in aree come quella dell’Asi o strade cittadine e successivamente con l’individuazione di un’area all’interno del Prg da espropriare ed attrezzare, area peraltro prevista e scomparsa durante la tratta Gela-Palermo, nel periodo commissariale, senza mai saperne il perché.

Le mie posizioni sono state sempre in linea e nel rispetto delle regole di buona amministrazione delle cose riguardanti la pubblica amministrazione, sempre coerente nel chiedere un parere all’ufficio legislativo regionale ed ai vari dirigenti non solo del nostro comune.

I pareri richiesti in consiglio comunale durante la presentazione delle varianti – continua Di Stefano – non sono stati mai né esaustivi né chiari, pertanto da uno studio riguardanti le varianti al Prg adottato, sono arrivato alla conclusione che gli stessi non abbiano centrato l’obiettivo, oltre che risultare contraddittorie, questo è il motivo tra i tanti, della mia bocciatura dell’atto dell’area mercatale a Macchitella.

La vicenda dell’area mercatale di Macchitella è oggetto d’indagine –  conclude il consigliere –  mi auguro che la Procura possa fare piena luce nel più breve tempo possibile e ove emergessero responsabilità, perseguire tutti coloro i quali stanno procurando danni economici e d’immagine alla città di Gela. Mentre per le accuse ricevute, false e denigratorie mosse nei miei confronti, il signor Scudera ne risponderà in sede giudiziaria”.

 

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