Gela. Tornerà a risuonare la musica nei locali dell’ex orfanotrofio Regina Margherita.
Dopo l’infelice stop della scorsa estate, l’istituto musicale Giuseppe Navarra riapre i battenti e rinnova la programmazione di tutte le attività didattiche musicali pre accademiche e del corso di propedeutica. Approvata dalla giunta in via sperimentale, l’istituto si avvarrà, secondo la convenzione stipulata, del partenariato tra l’associazione As. C.A.M. Nova Ghelas e l’istituto superiore di studi musicali Arturo Toscanini, ente pareggiato di livello universitario accreditato Afam.
“L’associazione- spiega il direttore dell’associazione Nova Ghelas, Salvatore Grimaldi- si occuperà e della gestione economica –finanziaria e della gestione didattica. L’offerta formativa prevede, oltre lo standard, l’inserimento dell’insegnamento jazz.”
“Gli studenti corrisponderanno mensilmente una cifra che si aggira sui 70 euro – afferma il direttore Claudio Montesano, dell’istituto Arturo Toscanini- nonché una quota assicurativa annuale, determinata dalla stessa associazione. Le quote serviranno a sostenere principalmente il finanziamento ai docenti, alla cui prestazione corrisponderà una tipologia contrattuale di lavoro che dipenderà dal monte orario di lezione da svolgere secondo fabbisogno didattico, emergente a chiusura della campagna di iscrizioni”
“ Provvederemo a sostenere la struttura e gli studenti, specie quelli appartenenti alle fasce deboli. I meritevoli non dovranno essere esclusi, la musica deve essere un bene per tutti ed è questo l’impegno che l’amministrazione vorrà assumersi” sostiene il sindaco Angelo Fasulo. “In tempi di crisi, la spending review ha sacrificato persino le più prestigiose eccellenze italiane. Noi, al momento ci sentiamo di scommettere su questa formula ma presto torneremo attraverso la partecipazione con regolare bando” L’assessore all’istruzione Giovanna Cassarà: “Al termine del percorso di studio, verranno rilasciate certificazioni altamente riconosciute come alta formazione artistica e musicale. Una possibilità, questa, anche per i formatori di migliorare la propria condizione occupazionale”.