Gela. Il Comune vuole vendere all’asta i terreni agricoli. Il capogruppo del Pdl Gaetano Trainito e il consigliere provinciale de La Destra, Enzo Cascino chiedono che venga revocata la messa all’asta degli immobili di Contrada Feudo Nobile, Olivo, Spadaro, Mendole, Batia Collegio e San Leo.
L’assegnazione dei terreni in questione risale ad oltre 50 anni e ha riguardato ex combattenti e/o reduci di guerra allo scopo di bonificarli e coltivarli secondo le esigenze familiari. Secondo i due consiglieri altri enti come l’Eras (Ente riforma agraria in Sicilia), l’Esa (Ente Sviluppo Agricolo) e altri enti morali, hanno di fatto trasferito definitivamente gli immobili senza alcuna richiesta di compenso ed affrancati per quello che era il progetto, sul piano economico e sociale, cioè finalizzato alla bonifica ed alla rivalutazione.
“Il Comune, procedendo alla vendita a terzi tramite asta, non tiene conto della prelazione ai legittimi possessori e non ne riconosce i meriti – dicono Trainito e Cascino –
Tante persone in generazione, padre e figli, hanno investito economicamente e con lavoro e sudore. Di tutto questo nessuno ne tiene conto. E’ inaccettabile inoltre che vengano applicati prezzi esorbitanti, calcolati tra l’altro, senza tener conto di opere migliorative eseguite dagli attuali possessori. Se deve essere fatta una valutazione questa è da riferire a terreni incolti e non produttivi, come sono nel passato stati assegnati”.
“La colpa è forse quella di aver bonificato i siti, piantando vigneti e alberi di ogni specie deve passare sotto la lente d’ingrandimento dell’opinione pubblica. Senza dimenticare poi che nessun riconoscimento economico si vuol dare a queste persone che hanno consolidato il diritto di appartenenza. Bisogna stabilire un prezzo equo”.