Gela. Il filmato delle telecamere del servizio di videosorveglianza dell’ospedale ha permesso al giudice del tribunale di contrada Giardinelli di condannare un dipendente (L. D. le sue iniziali) dell’Azienda sanitaria provinciale.
Era stato ripreso mentre aggrediva il marito di una sua collega e, nella colluttazione, rompeva una delle porte di accesso del presidio ospedaliero Vittorio Emanuele.
Secondo le prime indiscrezioni, proprio le registrazioni hanno permesso di condannare l’uomo che dovrà pagare anche una ammenda di 500 euro oltre alle spese processuali. L’accusa è di lesioni al marito della collega.
L’episodio incriminato risale al 29 febbraio 2008. Secondo una prima ricostruzione, all’epoca dei fatti L. D. in qualità di coordinatore di unità operativa ricorreva a atteggiamenti aggressivi nei confronti dei colleghi (in verità nessun altro ha mai sporto denuncia contro il condannato). Tra questi, una donna che stanza dei continui soprusi ha chiesto al marito di intervenire. Quello che doveva essere un incontro chiarificatore, in verità, sfociò con le vie di fatto e la condanna da parte del tribunale.