Gela. E’ stato condannato ad un anno di carcere Filippo Calabrese, il venditore ambulante che ha minacciato e picchiato il comandante dei vigili, Giuseppe Montana, e due agenti.
Ieri mattina si è svolta il processo con il rito abbreviato di Calabrese, assistito dall’avvocato Maurizio Scicolone. L’accusa aveva chiesto una pena leggermente superiore, ovvero quattordici mesi e venti giorni. E’ caduta l’accusa di oltraggio, è stata confermata di lesioni nei confronti del comandante. Il giudice ha però revocato la costituzione di parte civile del Comune per un difetto giuridico.
Il venditore ambulante era accusato, in concorso con la moglie, di aver sbattuto la portiera dell’auto di servizio sulla gamba destra del comandante Giuseppe Montana per impedirgli di uscire dalla macchina. Una volta uscito dall’auto l’ufficiale ha subito contusioni ed escoriazioni. Un agente di pm ha invece riportato la frattura del quarto metacarpo. Calabrese avrebbe anche minacciato l’ufficiale con la frase “appene ti piglio ti dugnu u resto”. Nel processo risultano parti offese anche una vigilessa ed un carabiniere, tra quelli intervenuti per bloccare l’aggressione di Calabrese e della moglie. Calabrese ha chiesto di poter essere comunque destinato ai servizi sociali, in alternativa alla detenzione domiciliari.
