Acquisiti dal Comune ma gli abusivi continuano a costruire: I casi sospetti

 
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Gela. Una decina solo lo scorso mese, gli abusi edilizi, però, vengono scoperti anche in immobili che, almeno sulla carta, dovrebbero essere al di sopra di ogni sospetto. Si continua ad edificare senza alcuna autorizzazione, infatti, negli stessi immobili già acquisiti al patrimonio comunale.

Gli originari proprietari, quindi, non si farebbero particolari scrupoli: nonostante i provvedimenti di revoca già emessi dagli uffici di Palazzo di Città, si prosegue nelle operazioni di costruzione.
Gli agenti della polizia municipale, come confermato dalla documentazione appena inviata al segretario generale Vito Scalogna, hanno scoperto, nelle ultime settimane, altri casi anomali. La maggior parte si concentra lungo via Venezia. I controlli hanno permesso di mettere i sigilli ad almeno tre cantieri, tutti ricavati in immobili passati alla proprietà comunale.
Si tratterebbe, comunque, di lavori per il completamento e la rifinitura di strutture già edificate senza alcuna autorizzazione. Le squadre di polizia municipale che si occupano del contrasto all’abusivismo edilizio hanno setacciato una delle arterie stradali più trafficate dell’intera città.
Così, le segnalazioni sono state inoltrate sia agli uffici comunali che a quelli della procura della repubblica. Controlli, comunque, svolti anche dalle forze dell’ordine. L’anomalia, quindi, è fin troppo evidente: manufatti realizzati senza alcuna concessione vengono scoperti in edifici che dovrebbero già essere nella disponibilità del patrimonio comunale.
Proprio negli scorsi giorni, tra i banchi del civico consesso, l’ennesima polemica è scoppiata, appunto, sulla questione dell’acquisizione al patrimonio comunale di diversi immobili realizzati senza le necessarie concessioni. Buona parte dei gruppi consiliari si è opposta ad interventi a pioggia che nulla avrebbero a che vedere con l’interesse pubblico.
Adesso, spuntano i dati rilasciati dagli uffici comunali che confermano un’incidenza ancora decisamente marcata delle costruzioni edificate senza il rilascio delle necessarie autorizzazioni. Tra le segnalazioni giunte sul tavolo del segretario generale Vito Scalogna ci sono quelle legate anche ad interventi di demolizione già programmati.

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