Gela. Decine di preavvisi già recapitati e, adesso, i proprietari di abitazioni costruite senza alcuna concessione attendono solo il distacco della fornitura elettrica.
Sono stati proprio i funzionari di Enel ad inviare i primi avvertimenti.
Il termine ultimo è quello di quindici giorni dal ricevimento del provvedimento di distacco. In sostanza, centinaia di famiglie rischiano di ritrovarsi, fra pochi giorni, senza energia elettrica. I tabulati preparati dai funzionari della compagnia sono modulati sulla scorta delle ordinanze di demolizione già firmate dai funzionari di Palazzo di Città.
Chi ha costruito abusivamente, quindi, non potrà più ottenere alcuna fornitura d’energia elettrica. Una prospettiva tutt’altro che favorevole soprattutto per famiglie che, da decenni, vivono all’interno di abitazioni costruite senza alcun permesso. I responsabili di Enel, già nel preavviso inviato, declinano qualsiasi responsabilità. I distacchi, infatti, verranno eseguiti solo in base alle indicazioni ricevute dagli uffici comunali.
Il blocco delle forniture, così, andrà a colpire chiunque non si sia messo in regola dopo aver edificato abusivamente. Adesso, il problema potrebbe assumere dimensioni decisamente preoccupanti. La percentuale d’immobili abusivi ancora non sanati tocca livelli molto alti.
Nelle prossime settimane, stando alla documentazione già recapitata a diversi cittadini, gli operai di Enel inizieranno ad intervenire nelle abitazioni finite in lista “nera” per portare a termine le operazioni necessarie ad interrompere le forniture d’energia elettrica.
Tra le famiglie già raggiunte dai preavvisi, la tensione è iniziata a salire: il termine ultimo per il blocco delle forniture si avvicina in maniera molto veloce. Senza concessione edilizia, non sarà più possibile avere alcuna fornitura. Per mesi, non sono mancati i richiami, partiti dagli uffici comunali e diretti ai funzionari di Enel e Caltaqua, destinati ad interrompere gli allacci nelle abitazioni fuori norma. Adesso, però, si è giunti alla fase finale di una procedura che, stando ai dati, dovrebbe colpire centinaia di famiglie e, di conseguenza, altrettante abitazioni.
Una questione, sembra facile pronosticarlo, destinata a finire sui tavoli del sindaco Angelo Fasulo e di molti consiglieri comunali. Un secondo caso, quindi, dopo quello che, ancora adesso, riguarda le forniture idriche assicurate dai responsabili di Caltaqua.