Gela. Oltre duemila istanze già depositate sui tavoli dell’assessorato servizi sociali. Il programma dei cantieri di servizio, però, subirà un’evidente cura dimagrante: imposta da risorse economiche regionali sempre più striminzite.
“In effetti – dice l’assessore al ramo Ugo Costa – le domande presentate superano quota duemila. Il problema, però, è che abbiamo presentato un programma per sedici cantieri e, quindi, non più di trecentodieci posti a disposizione. Allo stato attuale, non sappiamo neanche se riusciremo ad avere la copertura per i trecentodieci lavoratori”.
Una realtà sempre più complessa: il bisogno di tante famiglie ha spinto a depositare le istanze a fronte di soli tre mesi di lavoro per circa cinquecento euro mensili. “Purtroppo – aggiunge Costa – queste sono le risorse e, spesso, non siamo in grado di sapere quali fondi arriveranno da Palermo. Di sicuro, potrebbero saltare alcuni dei cantieri già programmati”.
Chi ne avrà i requisiti riuscirà, al massimo, ad ottenere poco meno di duemila euro. Nonostante ciò, la precarietà economica nella quale versano centinaia di famiglie ha spinto a tentare la strada dei cantieri di servizio finanziati dalla regione. Ma l’emergenza va oltre il solo bisogno occupazionale. Le risorse a disposizione del settore servizi sociali mettono in forse la capacità di rispondere alle richieste d’ottenimento di sostegni anche a livello alimentare.
“Nei prossimi giorni – ammette l’assessore – convochero’ una serie di riunioni insieme ai rappresentati dei club service locali e di diverse parrocchie. Vorrei avviare veri e propri banchi alimentari chiedendo direttamente ai privati di partecipare economicamente. Solo in questo modo, potremmo andare incontro alle tante richieste ancora inevase”.