Gela. “Hanno ottenuto gli incarichi che volevano per i professionisti vicini ai loro gruppi politici e, adesso, si assentano dalle sedute di consiglio comunale o, addirittura, si preparano alla prossima campagna elettorale
contro lo schieramento del sindaco. Hanno un piede in maggioranza e due fuori”.
Il capogruppo del Pd Giacomo Gulizzi si scaglia contro i consiglieri di maggioranza che, nelle ultime settimane, sembrano aver perso ogni interesse all’attività d’aula.
“Quando ho chiesto al sindaco una verifica politica – spiega – non mi riferivo di certo al solo Partito Democratico. Fino a sei mesi fa, abbiamo sempre potuto contare sui voti in aula di tutti gli esponenti del Pd che, solo nell’ultima fase, si è spaccato. Non a caso, tutti i consiglieri democratici hanno pagato le sanzioni scaturite dal procedimento avviato dai magistrati della Corte dei conti. Non capisco, invece, molti altri esponenti di maggioranza che si sono allontanati dai lavori d’aula. In questo modo, avremo difficoltà ad approvare gli atti anche in dodici”.
Gulizzi, a questo punto, invoca non solo una riunione interna alla maggioranza, con tutti i segretari di partito e i deputati di riferimento, ma si rivolge direttamente al segretario provinciale del Pd Giuseppe Gallè. “Deve arrivare in città e fare chiarezza e ottenere unità – continua – manca ancora la nomina di un segretario di partito cittadino che possa fare da punto di riferimento. Al momento, ogni componente del partito, compresi i consiglieri, si muove in ordine sparso e, soprattutto, in totale autonomia e così non può certamente andare bene”. Alla fine, comunque, il capogruppo non manca di estendere le proprie richieste.
“Il sindaco – conclude – deve compiere una verifica completa. Questo significa, come più volte chiesto in aula, accertare le responsabilità dei dirigenti capaci di far arrivare in aula atti risalenti agli anni novanta, con tanto d’interessi da pagare”.
