Gela. Avrebbe sottoscritto un contratto bancario non del tutto chiaro che, così, gli è costato la perdita di una parte dell’investimento. I giudici del tribunale, però, gli hanno riconosciuto il diritto ad ottenere circa tredicimila euro.
Stando al presidente Alberto Leone e ai magistrati Valentina Balbo e Francesca Vortali, lo strumento finanziario proposto dai funzionari dell’istituto di credito Monte dei Paschi di Siena al cliente, un pensionato settantaseienne rappresentato dall’avvocato Lucio Greco, non avrebbe contenuto tutte le necessarie informazioni in merito alle conseguenze economiche prodotte.
Per questa ragione, in base al ricorso presentato dall’avvocato Greco, i giudici hanno riconosciuto il diritto ai tredicimila euro e agli interessi maturati in circa tredici anni: dal momento, quindi, della stipula del contratto.
Sono state respinte, invece, le accuse più gravi: compresa quella di truffa ai danni dell’ignaro cliente dell’istituto di credito. In base alla sentenza, nonostante la regolarità del contratto bancario, qualcosa non sarebbe andata per il verso giusto sul piano delle informazioni assicurate all’anziano cliente che, quindi, si sarebbe trovato del tutto spiazzato rispetto alle sue originarie intenzioni.
Un piano finanziario sottoscritto dal pensionato oltre tredici anni fa e che, adesso, gli garantirà un risarcimento rispetto ad una parte dell’investimento.
Dubbi sono stati espressi dai giudici anche sul fronte dell’eventuale conflitto d’interessi dei funzionari della banca che avrebbero utilizzato moduli non del tutto conformi agli standard indicati dalla legge.