“Proiettile trovato dopo 4 giorni”, la difesa di Davide Giarrizzo contesta le accuse

 
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Gela. Ha chiesto una misura diversa da quella della detenzione nel carcere di contrada Balate. L’avvocato Giuseppe Fiorenza, difensore di fiducia del ventiseienne Davide Giarrizzo

accusato di tentato omicidio, si è presentato davanti ai giudici della libertà di Caltanissetta. La linea di difesa dell’indagato è chiara, non ci sarebbe stato alcun tentativo di uccidere un presunto rivale che lo accusava del furto di due cavalli.
“Uno dei proiettili che sarebbero stati esplosi dalla pistola calibro 7,65 – ha precisato il legale – venne ritrovato quattro giorni dopo gli accertamenti effettuati dagli agenti di polizia della scientifica all’interno della vettura della vittima”.
Un ritardo che non ha convinto la difesa di Giarrizzo. Diversi dubbi, respinti però dal sostituto procuratore Antonio D’Antona, sono stati sollevati anche in merito alle immagini riprese, nella zona di Villaggio Aldisio, dall’impianto di videosorveglianza installato in una delle attività economiche del quartiere. Non ci sarebbe corrispondenza, secondo il legale, tra quanto indicato dagli investigatori e il contenuto del video utilizzato dagli agenti di polizia del commissariato per ricostruire la presunta dinamica dell’azione di Giarrizzo. Adesso, spetterà ai magistrati nisseni decidere su un’eventuale variazione della misura cautelare da imporre al ventiseienne. Il pm D’Antona, comunque, ha respinto anche la richiesta di domiciliari con il monitoraggio del bracciale elettronico.

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