“Potrebbe fuggire ancora”, rimane in carcere il romeno accusato d’omicidio

 
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Pordenone. “C’è il rischio di una fuga”, così il giudice delle indagini preliminari del tribunale di Pordenone ha confermato la misura di custodia cautelare in carcere nei confronti del ventinovenne Nicolae Gheorghe Maxim.

Il giovane è accusato dell’omicidio del connazionale trentaquattrenne Calin Aurel, morto tra i reparti dell’ospedale Garibaldi di Catania a seguito delle ferite riportate dopo una violenta lite scoppiata in via Istria. L’indagato, ricercato per circa un mese dagli agenti di polizia del commissariato di via Zucchetto e dai magistrati della procura, è stato fermato proprio a Pordenone.
Il gip, dopo l’interrogatorio di garanzia, ha respinto la richiesta di arresti domiciliari formulata dall’avvocato Sergio Gerin, difensore del giovane. Nicolae Gheorghe Maxim si è difeso sostenendo di non sapere nella della rissa d’agosto in via Istria e di non essere fuggito da Gela: avrebbe raggiunto la Germania per motivi di lavoro.
A Pordenone, sarebbe arrivato solo per fare visita ad un amico. Il magistrato friulano, però, ritiene fondato il rischio di fuga del ventinovenne qualora fosse scarcerato e, per questa ragione, ne ha confermato la permanenza nella casa circondariale locale dopo aver convalidato l’arresto.

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