Gela. La mensilità di dicembre è stata saldata solo lo scorso marzo, poi più nulla. “In questo modo, non riusciamo a pagare neanche le bollette”. E’ esplosa la rabbia delle lavoratrici impegnate nei servizi d’assistenza ad anziani ed inabili per conto dell’ente comunale.
“Negli ultimi anni – spiega la loro rappresentante Maria Palumbo – il sistema sta peggiorando. Non riceviamo gli stipendi e non sappiamo come andare avanti. Nonostante ciò, dobbiamo assicurare servizi essenziali per il supporto ai più deboli. Le nostre retribuzioni non superano i trecentocinquanta euro al mese e, nonostante tutto, non le riceviamo nei tempi previsti”. La loro protesta, giunta fin davanti l’ufficio del primo cittadino Angelo Fasulo, è sostenuta dai sindacalisti di Cgil e Cisl Ignazio Giudice e Salvatore Russello. “Bisogna accendere i fari sull’intero sistema degli appalti esterni assegnati dall’ente comunale – spiega Giudice – evidentemente, davanti a ritardi nei pagamenti che gravano sulle lavoratrici e arrivano fino a tredici mesi, bisogna farsi delle domande. E’ una situazione che accomuna le operatrici delle cooperative impegnate nei servizi in favore di anziani ed inabili ma anche quelle dell’Ipab Aldisio”. I ritardi sarebbero da legare ai mancati trasferimenti regionali verso le casse di Palazzo di Città. “A questo punto – spiega Salvatore Russello – sindaco e giunta dovrebbero compire un atto di coraggio. Anticipino le somme necessarie a pagare gli stipendi di queste lavoratrici”. Operatrici e sindacalisti hanno chiesto un incontro con l’assessore Ugo Costa e con i dirigenti del settore.