Gela. L’incarico è stato affidato all’ingegnere Girolamo Vitellaro. Si occuperà di ricostruire la dinamica dell’incidente di fine gennaio, quando a Settefarine venne investito il piccolo Loris Rodoti, morto nelle settimane successive, dopo essere stato inizialmente dimesso. Questa mattina, è stato formalizzato l’incarico all’esperto che effettuerà rilievi sui mezzi sequestrati e accertamenti direttamente sul posto. Il gip del tribunale ha definito questa fase, alla quale partecipano tutte le parti, con propri consulenti. Sono due gli indagati, una ventinovenne e un trentanovenne, che erano a bordo della Lancia Y che ha travolto il bambino, mentre era in sella alla sua bicicletta. Un coetaneo è rimasto ferito ma con minori conseguenze. Ai due indagati vengono contestate le ipotesi di omicidio stradale e di lesioni, nell’inchiesta affidata al sostituto procuratore Dina Aletta. Entrambi sono difesi dal legale Rocco Cutini. I familiari del piccolo Loris, drammaticamente toccati dalla tragica morte, stanno seguendo il procedimento, assistiti dall’avvocato Mariella Giordano. L’ingegnere dovrebbe depositare la propria relazione tecnica entro il termine di sessanta giorni. Parallelamente, va avanti l’attività di indagine condotta dai pm palermitani.
Nel capoluogo, infatti, Loris ha perso la vita, dopo un trasferimento d’urgenza, a seguito del progressivo peggioramento delle sue condizioni. In settimana, verrà affidato l’incarico a un altro esperto, che si occuperà delle operazioni autoptiche. La procura palermitana focalizza l’attenzione pure su eventuali responsabilità mediche, anche se al momento il fascicolo aperto è contro ignoti. Gli accertamenti sul corpo del bambino serviranno ad acquisire elementi circa le possibili cause di un decesso che ha sconvolto l’intera città. Il sostituto procuratore palermitano Giulia Beux ipotizza l’omicidio colposo e la responsabilità colposa per morte o lesioni in ambito sanitario. Inoltre, l’omicidio stradale per i due occupanti della vettura.
