Pd, la nuova guida arriverà dal congresso: si riunisce la commissione per decidere le date

 
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Arancio insieme a Di Dio

Gela. Negli ultimi giorni, così come hanno sempre confermato, i dem hanno riproposto la loro massima fiducia nel “modello Gela” e nel governo cittadino del sindaco Di Stefano, ora caratterizzato dalla vicesindacatura proprio del democratico Giuseppe Fava. Gli esponenti del Pd, in questa fase, puntavano a rappresentanza e stabilità tra le file della giunta e così è stato, in attesa di valutare una successiva terza posizione. Le priorità sono amministrative, con il bilancio stabilmente riequilibrato, e politiche, con la scadenza a breve delle provinciali di secondo livello. In questo frangente, però, si inizia a intravedere qualche spiraglio in più nell’organizzazione interna. Il periodo commissariale potrebbe avere i mesi contati, dato che domenica, a Caltanissetta, si riunisce la commissione per il congresso. Progressivamente, verranno delineate le date per tenere i congressi locali e quello del partito cittadino avrà un peso importante, visto il ruolo che il Pd ha non solo nel governo Di Stefano (con gli assessori Fava e Di Cristina) ma anche tra gli scranni dell’assise civica, con sei rappresentanti. La tessera del Pd, fuori dagli schemi strettamente amministrativi e politici, ce l’ha pure l’attuale manager Ghelas Guido Siragusa, già segretario cittadino. Il congresso servirà al passaggio di consegne, dal commissario Giuseppe Arancio, che nella fase di conduzione del gruppo locale è stato affiancato dai dirigenti Francesco Di Dio, Giuseppe Fava e Giovanni Ferro, al nuovo segretario. Spetterà a quest’ultimo portare avanti il Pd di governo. Arancio ha preso il partito, quando le difficoltà erano oggettive e la rappresentanza ridotta sotto soglia. Insieme agli altri dirigenti, ha accettato la sfida del “modello Gela”, nonostante qualche ritrosia iniziale, e le urne dello scorso anno sono state decisive.

Nella coalizione di Di Stefano, il Pd è stato il partito con più preferenze e ha permesso a sei consiglieri di giungere all’assemblea cittadina. Le provinciali di secondo livello potranno avere un marchio democratico: è notevole la presenza di consiglieri comunali sul territorio. I dem sostengono la corsa di Di Stefano per la presidenza della Provincia e potrebbero farlo, forse, già con un nuovo segretario cittadino, capace di aggregare le tante anime del partito.

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