“La mia convivente è stata rapita”, era falso: donna aveva un’altra relazione, l’ex è stato assolto

 
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Gela. Dopo che la sua ormai ex convivente se ne era andata, per avviare un rapporto sentimentale con un altro uomo, segnalò un presunto sequestro di persona. Un quarantenne, che vive in zona, è finito a processo, per procurato allarme e simulazione di reato. E’ stato però assolto, nonostante la richiesta di condanna formalizzata dalla procura. Fu lui stesso a contattare i carabinieri che si misero subito alla ricerca della donna, arrivando nell’abitazione che condivideva con il nuovo compagno. Lei spiegò di non essere stata affatto vittima di un sequestro e di essersi allontanata spontaneamente, avendo ormai rotto il precedente rapporto sentimentale. La procura ha sottolineato che fu l’imputato, contrariato dalla fine della relazione, a dare informazioni fuorvianti, fino al punto di far intervenire i carabinieri, che però si trovarono davanti alla donna, per nulla vittima di sequestro.

La difesa del quarantenne, con il legale Salvo Macrì, pur ammettendo i fatti, ha comunque indicato l’assenza delle condizioni per contestare sia il procurato allarme sia la simulazione di reato. Il giudice ha accolto, disponendo l’assoluzione.

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