Gela. Perdere i capelli durante la chemioterapia è per molte pazienti uno dei momenti più difficili del percorso oncologico. Secondo le statistiche, il 47% delle donne affette da tumore considera questo il lato più traumatico della malattia, tanto che l’8% prenderebbe in considerazione l’idea di rifiutare le cure per evitarlo. I giovani dell’Interact Club di Niscemi hanno deciso di dare un aiuto concreto: hanno raccolto una trentina di trecce di capelli, destinate alla realizzazione di parrucche oncologiche.
“Abbiamo deciso di avviare questa raccolta perché crediamo che ogni piccolo gesto possa fare la differenza – spiega Isabella Caruso, presidente dell’Interact – Donare i capelli significa regalare un po’ di normalità e aiutare chi sta affrontando una battaglia difficile a sentirsi meglio con sé stesso.”
“I ragazzi dell’Interact dimostrano che i giovani possono essere protagonisti attivi nel sociale – aggiunge Totò Contrafatto, presidente del Rotary di Niscemi – Il Rotary è orgoglioso di sostenerli e di contribuire a questa iniziativa di grande valore umano.”
Ogni treccia raccolta diventerà parte di una parrucca destinata a chi sta affrontando un percorso oncologico. Un aiuto che va oltre l’estetica: sentirsi bene con sé stessi durante la malattia è fondamentale per affrontare le cure con maggiore serenità.
Ma perché queste donazioni siano davvero efficaci, servono strumenti adeguati. L’associazione Farc&c rilancia la necessità di istituire una banca della parrucca, un progetto che consentirebbe di avere in dono protesi tricologiche per il valore di circa 8mila euro, già avviato ma ancora in attesa di un passaggio burocratico fondamentale.
“Queste donazioni sono fondamentali, ma servirebbe una banca della parrucca per gestire al meglio la raccolta e la distribuzione – spiega Angela Lo Bello – La convenzione con l’ASP è pronta, manca solo la firma. Questo passo renderebbe il processo più efficiente e darebbe maggiore sicurezza alle pazienti che ne hanno bisogno.”
Per ogni parrucca servono circa 3 kg di capelli. Più persone donano, più donne potranno affrontare la malattia con un po’ più di serenità.
Donare i capelli è semplice, ma ci sono delle regole da seguire come spiega la presidente Farc&c: “Ogni ciocca deve avere una lunghezza minima di 25-30 cm, i capelli non devono essere trattati chimicamente e al momento del taglio devono essere asciutti e puliti. Il parrucchiere deve dividerli in sei ciocche di lunghezza simile, tagliandole sopra l’elastico per preservarne la qualità.”
Un piccolo gesto di solidarietà che può restituire fiducia e dignità. Chiunque voglia contribuire può contattare l’associazione FARC&c per avere informazioni su come donare.