Gela. “Non l’ho visto in faccia. Ho solo capito che stava per strapparmi dalle mani il portafoglio con i soldi necessari a pagare alcune bollette”.
Un pensionato ha risposto in questo modo alle domande postegli dal pubblico ministero Pamela Cellura e dal giudice Chiara Raffiotta nell’ambito del processo a carico del cinquantaquattrenne Giuseppe Rinella.
L’imputato è accusato di essere l’autore dello scippo che gli avrebbe fruttato poco meno di ottocento euro, ovvero denaro che il pensionato finito nel mirino avrebbe voluto utilizzare per pagare le bollette arretrate. “Ricordo – ha spiegato il testimone in aula – di essermi imbattuto in un uomo abbastanza robusto nei pressi dello stadio comunale della zona di Giardinelli. Solo in seguito, i carabinieri mi spiegarono di chi poteva trattarsi ma io, purtroppo, non l’ho proprio visto in faccia”.
Stando ai magistrati della procura, nel settembre di un anno fa, sarebbe stato proprio Rinella ad affrontare il pensionato, sottraendogli il denaro. Il suo legale di fiducia, l’avvocato Francesco Bellino, ha proprio sottolineato l’assenza di elementi per provare la responsabilità dell’imputato, soprattutto rafforzata dalle dichiarazioni rese dal pensionato. Nuovi testimoni, comunque, verranno ascoltati alla prossima udienza fissata per il 3 febbraio.