Gela. Ha negato di essere il centauro di fuoco che, lo scorso 17 maggio, avrebbe cercato di colpire con un’arma un giovane rivale in amore lungo le strade del quartiere di Settefarine.
Il venticinquenne Mirko Russello, difeso dall’avvocato Flavio Sinatra, ha risposto in questo modo alle domande postegli sia dal giudice delle indagini preliminari Alberto Leone che dal pubblico ministero Elisa Calanducci.
“Non nutro nessun rancore – ha spiegato – da tempo, ho un’altra fidanzata. Perché avrei dovuto sparare per fatti che non mi interessano?”.
Il giovane, arrestato dopo essere stato scoperto all’interno di un appartamento dello Iacp in via Castore, si trova recluso nel carcere di contrada Balate. Adesso, spetterà all’avvocato Flavio Sinatra studiare le prossime mosse per chiedere, eventualmente, una misura diversa dalla detenzione.
Stando ai magistrati della procura, invece, sarebbe stato proprio Russello a sparare contro un suo coetaneo in via Beltrami, colpendo di striscio anche un imbianchino quarantenne che si trovava sul posto.
All’indagato viene contestata l’ipotesi di duplice tentato omicidio. Il giovane avrebbe agito per punire uno sgarro sentimentale: la presunta vittima, infatti, avrebbe intrattenuto una relazione con l’ex fidanzata dell’arrestato.
