Cosentino-Cafa’, chiuso il giudizio per il posto conteso in consiglio: sessanta giorni per decidere

 
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Gela. Sarà il collegio del tribunale, sezione civile, a decidere sul ricorso avanzato dall’avvocato Paolo Cafa’, risultato il più suffragato in assoluto, alle amministrative dello scorso anno, tra le fila del laboratorio “PeR” ma rimasto fuori dall’assise civica. Questa mattina, i giudici Carla’, Berenato e Accardo, si sono riservati. Sessanta giorni per disporre se Cafa’ avrà avuto ragione oppure se il posto in aula rimarrà all’ingegnere Grazia Cosentino, candidata a sindaco sconfitta al ballottaggio da Di Stefano e in quanto tale oggi in consiglio tra le fila dell’opposizione. Questa mattina, le parti hanno concluso esponendo le rispettive ragioni. Cafa’ è tornato a ribadire che Cosentino è da dichiarare decaduta perché incompatibile con la carica di consigliere, essendo al contempo funzionario di Impianti Srr, la società in house che gestisce il servizio rifiuti e il sito di Timpazzo, partecipata proprio dal Comune di Gela e dagli altri del territorio sud della provincia. L’ingegnere è rappresentata dagli avvocati Fidone e Cavaleri.

I legali hanno riferito dell’infondatezza del ricorso avanzato da Cafa’, sostenendo l’assenza di condizioni di incompatibilità. Cosentino, secondo gli avvocati, in Impianti Srr non avrebbe ruoli direttivi e decisionali. L’attuale consigliere comunale, indipendente e nel gruppo misto, già in campagna elettorale si era detta sicura di non essere gravata da eventuali incompatibilità. I suoi legali hanno ribadito questo presupposto, rifacendosi alla disciplina in materia. Cafa’ è invece certo che il doppio ruolo dell’ingegnere debba determinare la decadenza. Non è da escludere che sulla base della decisione dei giudici possano esserci altri ricorsi, in appello.

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