Accusati di aver sottratto anche la carta bancomat dopo la cessione di droga, tre a processo

 
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Immagini di repertorio

Gela. Gli avrebbero venduto droga per poi approfittare della sua condizione di disturbo psichico, per prendersi sia un’auto sia la carta bancomat, pare usata per effettuare prelievi di denaro. Sono tre gli imputati che rispondono, tra le altre contestazioni, di circonvenzione di incapace. Davanti al giudice Fabrizio Giannola, sono a processo Arnaldo Peritore, Antonino Raitano ed Elisea Peritore. I primi due hanno già precedenti penali per fatti legati agli stupefacenti. Secondo gli investigatori, furono loro ad agire, partendo dalla cessione di droga a un soggetto che già risentiva di una condizione psichica piuttosto fragile.

In base alle accuse, gli imputati avrebbero approfittato di questo stato per impadronirsi sia dell’auto sia della carta bancomat per i prelievi. Il dibattimento deve ancora prendere il via. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Carmelo Tuccio, Cristina Alfieri e Davide Limoncello.

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