Negli ultimi anni, il mondo delle criptovalute ha subito un’espansione esponenziale, attirando l’attenzione non solo degli investitori, ma anche delle autorità fiscali. In Italia, il governo ha introdotto nuove regolamentazioni per disciplinare la tassazione delle criptovalute nel 2025, con l’obiettivo di aumentare la trasparenza e garantire un’adeguata contribuzione fiscale da parte dei detentori di asset digitali.
Le Novità della Legge di Bilancio 2025
La Legge di Bilancio 2025 ha apportato significative modifiche alla tassazione delle criptovalute, eliminando alcune esenzioni e introducendo nuovi obblighi fiscali per i possessori di asset digitali. I migliori dex online permettono di scegliere i migliori investimenti in tema di criptovalute, ma è importante informarsi su quali saranno i principali cambiamenti per quanto riguarda la loro tassazione. Ecco quali sono i principali:
- Aliquota sulle Plusvalenze Fino al 2024, la tassazione sulle plusvalenze derivanti da criptovalute era fissata al 26%. Con la nuova normativa, l’aliquota rimane invariata per il 2025, ma è prevista un’ulteriore revisione nel 2026, con un possibile incremento al 33%.
- Abolizione della Soglia di Esenzione In passato, le plusvalenze inferiori ai 2.000 euro erano esentate dalla tassazione. Dal 1° gennaio 2025, questa soglia è stata eliminata, rendendo qualsiasi guadagno derivante dalla compravendita di criptovalute soggetto a tassazione.
- Imposta Sostitutiva sul Valore delle Criptovalute Per facilitare l’emersione delle criptovalute detenute dagli italiani, è stata introdotta un’imposta sostitutiva del 18% sul valore degli asset posseduti al 1° gennaio 2025. Questa misura consente ai contribuenti di mettersi in regola con il Fisco pagando un’imposta sul valore corrente degli asset invece che sulle plusvalenze future.
- Obblighi di Dichiarazione È stato confermato l’obbligo di dichiarare le criptovalute nel quadro RW della dichiarazione dei redditi. Questo vale sia per le criptovalute detenute su exchange esteri sia per quelle conservate in wallet personali.
Le Scadenze Fiscali
Le date da tenere a mente per la dichiarazione delle criptovalute sono:
- 30 settembre 2025 per chi presenta il modello 730.
- 31 ottobre 2025 per chi utilizza il modello Redditi Persone Fisiche.
Il mancato rispetto di questi termini potrebbe comportare sanzioni e interessi di mora.
Sanzioni e Controlli Fiscali
Con l’introduzione delle nuove regole, l’Agenzia delle Entrate ha intensificato i controlli sui detentori di criptovalute. Le sanzioni per l’omessa dichiarazione variano a seconda della gravità dell’infrazione:
- Omessa dichiarazione nel quadro RW: sanzioni dal 3% al 15% del valore delle criptovalute non dichiarate.
- Dichiarazione infedele: sanzioni dal 90% al 180% dell’imposta evasa.
Inoltre, grazie agli accordi con gli exchange e alle nuove tecnologie di tracciamento, il Fisco italiano ha rafforzato le sue capacità di monitoraggio delle transazioni in criptovalute.
Il 2025 segna un punto di svolta nella regolamentazione fiscale delle criptovalute in Italia. Con l’abolizione della soglia di esenzione e l’introduzione di un’imposta sostitutiva, il governo mira a combattere l’evasione fiscale e a garantire una maggiore trasparenza nel settore degli asset digitali. Per gli investitori, diventa fondamentale rimanere aggiornati sulle normative e adempiere correttamente agli obblighi fiscali per evitare sanzioni e problemi con l’Agenzia delle Entrate.