Gela. Hanno evitato una stangata maggiore dopo la prosecuzione dei lavori all’interno di un immobile abusivo. Gli esercenti Gaetano e Massimo Russello, così, sono stati condannati a sei mesi di reclusione. Entrambi dovranno versare circa ventimila euro. La decisione è stata assunta dal giudice Manuela Matta.
I due, difesi dall’avvocato Giacomo Ventura, erano accusati di violazione dei sigilli ed edificazione abusiva. L’immobile realizzato senza autorizzazioni venne scoperto sette anni fa: inoltre, stando all’accusa, i proprietari avrebbero proseguito i lavori violando i sigilli apposti dagli inquirenti.
Un’ipotesi, però, che è stata esclusa sia dal giudice Matta che dal pubblico ministero Giampiero Cortese. L’accusa è rimasta in piedi, invece, proprio per l’edificazione abusiva. Il pm aveva chiesto tre anni per Gaetano Russello e sei mesi, appunto, per il figlio Massimo. L’avvocato Ventura ha messo in discussione anche la data effettiva di commissione dei reati contestati.