Gli spari dopo la lite nel lido e lo spaccio di droga, davanti al gip i Nastasi non parlano

 
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Gela. Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, davanti al gip del tribunale di Caltanissetta. Il cinquantatreenne Enrico Nastasi e i figlio Orazio Nastasi e Giovanni Nastasi, sono stati arrestati con accuse pesanti, tentato omicidio e droga. Per i pm della Dda di Caltanissetta e per i poliziotti della mobile e del commissariato, sarebbero stati proprio Enrico Nastasi e il figlio Orazio Nastasi a sparare contro il ventiseienne Davide Raniolo. Fatti accaduti tre anni fa, al culmine di dissidi durante una serata in un lido sul lungomare. I Nastasi avrebbero ferito il rivale alla schiena, con almeno un colpo di pistola, mentre lui stesso era armato. Intorno ai tre, inoltre, si concentrano molteplici contestazioni per lo spaccio di droga, che avrebbero portato avanti in maniera assidua. Gli indagati, attualmente detenuti, sono difesi dall’avvocato Dionisio Nastasi. Il legale si rivolgerà ai giudici del riesame di Caltanissetta.

L’inchiesta è ancora più ampia e sono in totale otto gli indagati, tra questi la cinquantaduenne Agata Gueli, moglie di Enrico Nastasi e madre dei due giovani arrestati. Non è sottoposta a misura ma secondo gli investigatori avrebbe avuto un ruolo nel giro di droga accertato nel corso delle indagini. L’attività investigativa tocca inoltre il ferito, Davide Raniolo, Davide Sciandrello, Maikol Vella e Antonino Raniolo, a loro volta a piede libero.

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