I vini bio di “Casa Grazia” unici prodotti gelesi presenti alla Bit di Milano

 
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Milano.  E’ l’imprenditoria gelese l’unica rappresentanza della città alla BIT di Milano. La Borsa internazionale del turismo, inaugurata sabato 9 Febbraio a Rho Fiera nei padiglioni 9 e 11 chiude i battenti: assente il Sindaco Terenziano Di Stefano che per seri motivi familiari ha dovuto rinunciare al volo già programmato e l’amministrazione comunale della città che non ha accettato l’invito a partecipare inviando piuttosto una delegazione di volontari.

L’occasione è stata colta al volo dagli imprenditori Brunetti che entrano alla BIT “dalle colonne” grazie al circuito Valle dei Templi di cui Gela è tappa insieme ad altre città siciliane, proponendo una visita con degustazione nelle cantine.

Come dichiara Myriam Brunetti, presente in fiera in rappresentanza della casa vinicola Casa  Grazia “abbiamo colto immediatamente l’opportunità rappresentando Gela in fiera attraverso il nostro marchio di vini e prodotti bio” Manca  l’ufficialità ma la città entrerà a far parte del  DMO – Distretto Turistico Valle dei Templi attraendo i turisti dell’isola. In cantiere anche un progetto con le scuole gelesi per promuovere l’etichetta di un nuovo vino della città. Un’imprenditoria resiliente che sfrutta le opportunità offerte dalla fiera internazionale agganciando così i migliori tour operator di settore a portata di stand. Il più vigoroso è certamente quello agrigentino, nel quale Gela si inserisce per continuità geografica e grazie ad alcuni volontari che avrebbero già avviato un’ intesa per il “Serenusa Vilage” e proiettato un video promozionale sulle bellezze archeologiche e paesaggistiche della città. Come dichiara il sindaco Terenziano Di Stefano” abbiamo inviato una delegazione di volontari con il compito di girare la BIT e interloquire con i players del settore presenti in fiera”.

Gela rientra fra le proposte del “Tour Sicilia”, poco meno di 600 euro per cinque giorni con pernottamento e pranzo in quattro città siciliane, dove fa tappa con le combinazioni Agrigento, Piazza Armerina e Caltagirone, Taormina Ragusa e Modica, Siracusa Noto e Modica.

L’escursione propone la visita ai resti della nave greca, alle mura Timoleontee, la visita alla cantina vinicola con degustazione.

Il pomeriggio passeggiata sul “luminoso” lungomare, posto “incantevole per godere del tramonto con il mare cristallino e le spiagge dorate” cit.

Intanto, il libero consorzio comunale  di Agrigento, quest’anno capitale della cultura, si spinge fino alla foce del porto di Akragas per sponsorizzare “la nascita della colonia greca agrigentina” attraverso un progetto di riqualificazione paesaggistico-ambientale per la fruizione di un tratto costiero, quello tra Maddalusa e la foce del fiume Akragas.

Questo perchè – si legge nel comunicato – “la città tra i due colli ha necessità di riscoprire la sua origine marinara”, ciò consentirà di “ricucire” il rapporto della città con il mare, “troncato”  dall’assenza di un collegamento con il circuito della Valle dei Templi.

E noi?

A guardare, immersi in ben altri mari.

Rosa Battaglia

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