Gela. Il posto in giunta lasciato vuoto dall’avvocato Viviana Altamore, che ieri ha formalizzato le proprie dimissioni, va affidato prima possibile. Il sindaco Terenziano Di Stefano, ieri sera in consiglio comunale incalzato dall’opposizione, ha spiegato che c’è la necessità di individuare figure che possano portare avanti capitoli amministrativi di un certo, peso, compreso quello dell’Unione dei Comuni. Tempi certi per la nuova nomina non ce ne sono ma non dovrebbe volerci molto. “Faremo ragionamenti nella maggioranza”, spiega brevemente Di Stefano. E’ probabile che il primo cittadino si confronterà con i gruppi che lo sostengono, ma senza un nuovo vertice di tutta la coalizione. E’ evidente, come ha riferito ieri, che non intende affatto rinunciare al rapporto politico instaurato con i dem e soprattutto con il Movimento cinquestelle. Il feeling con il parlamentare Ars Nuccio Di Paola non è una novità e pare sia proprio alla base del cambio in corsa che si dovrebbe concretizzare a stretto giro. Salvo inversioni di rotta eclatanti, la scelta dovrebbe ricadere sull’ex assessore della giunta Greco Romina Morselli, che alle amministrative ha supportato Di Stefano e la coalizione. Nessuno nasconde che la candidatura del consigliere M5s Vincenzo Tomasi sia frutto dell’interazione tra il suo gruppo politico e la guida pentastellata. Le interlocuzioni di Morselli con il sindaco e con gli ambienti della maggioranza non si sono mai fermate. Quello dell’Unione dei Comuni e dei progetti da portare a compimento per i finanziamenti potrebbe essere uno degli ambiti da affidarle: ha già una notevole esperienza nel settore, avendo guidato i lavori pubblici nel corso dell’amministrazione Greco. Il sindaco, attualmente, mantiene la delega al bilancio e pare difficile che possa rinunciarci almeno fino a quando non si arriverà all’approvazione degli strumenti finanziari. La precedenza va inevitabilmente al bilancio stabilmente riequilibrato. La nomina in giunta di Morselli potrebbe significare un’ulteriore porta aperta nei rapporti con l’europarlamentare forzista Marco Falcone, altro anello di congiunzione che passa dai suoi collegamenti politici e da quelli del gruppo del quale fa parte. Chiaramente, il via libera di Di Paola pare ormai assodato. Nell’intervento in consiglio comunale, ieri sera, il sindaco, forse per la prima volta in maniera così diretta, ha richiamato il ruolo nel progetto per la città sia del Movimento cinquestelle sia del Pd. “Partiti importanti – ha detto – è giusto che abbiano rappresentanza nel governo cittadino”. I cinquestelle, avallando il ritorno in municipio di Morselli, potrebbero di fatto chiudere il cerchio, aperto con la presenza in giunta dell’assessore Simone Morgana e con l’elezione del presidente dell’assemblea cittadina, Paola Giudice. I dem confidano nei patti stretti con il sindaco. A fronte di sei consiglieri comunali e del risultato elettorale, che li ha posti come secondo partito in assoluto in città e primo nella coalizione che ha ottenuto la vittoria, attendono un terzo assessore. Lo scorso anno, con le dimissioni degli ex assessori Favitta e Arancio, al Pd sono andati i due posti vacanti, con il consigliere comunale Giuseppe Fava, che conserva il doppio ruolo, e con l’ex segretario cittadino e provinciale del partito, Peppe Di Cristina, componente della direzione nazionale. In questa fase molto delicata, non hanno lesinato di mettere a disposizione i riferimenti, nazionali e regionali. E’ accaduto per lo “sblocca royalties” e per la vicenda dei disservizi sanitari, solo per indicare le due tappe più recenti. Senza una nuova nomina in quota democratica, almeno in questo frangente, al Pd potrebbe andare la vicesindacatura, lasciata da Altamore, che tra le deleghe più importanti si è occupata di istruzione.
I prossimi giorni dovrebbero essere quelli degli ultimi aggiustamenti. Non sembrano per nulla toccate da potenziali ridefinizioni di ruolo, infine, le posizioni del calendiano Di Dio, alla guida del settore lavori pubblici e sempre più impegnato nelle procedure per i cantieri da far partire, del deluchiano Franzone, ancora più vicino al sindaco e attivo su fronti come la sanità, lo sviluppo economico e la questione idrica, e dell’autonomista Valeria Caci, alla quale è stato assegnato un settore delicato come i servizi sociali e che pare fare da collante politico tra il primo cittadino e i lombardiani, che di lui si fidano tanto da aver preso le distanze, alle amministrative, dal centrodestra, del quale sono alleati in Regione. Mosse e contromosse che, per ora senza troppi tatticismi, non sfuggono ai civici di “Una Buona Idea”, entità fondata, tra gli altri, dal sindaco. Non sono in attesa di collocazioni ma non sembrano intenzionati a rimanere solo dietro agli alleati progressisti.
Ora Romina Morselli assessore all’ecologia è chiarissimo a tutti, quindi con un consigliere di riferimento,entra con il sistema o #modello Falcone – di Paola# e con il sindaco che sconta la cambiale.
Il PD sta a guardare!!!!
La città retrocede sempre di più e le tasse comunali alle stelle.
Assistiamo ad un debacle fallimentare con la complicità di Popolo gelese che negli ultimi 20 anni non sa scegliere o meglio ancora SCEGLIE IL POSTO PA MUNNIZZA .