Gela. Ieri, come abbiamo riferito, il parlamentare Ars del Movimento cinquestelle Nuccio Di Paola ha tracciato le prossime tappe di un “modello Gela” che vuole fare evolvere in “modello Sicilia”, a firma progressista ma aperto a forze che vogliono essere alternative al governo regionale del presidente Schifani. I forzisti Cirignotta e Gnoffo parlano invece di un fallimento annunciato. “Dopo l’agorà Gela, l’onorevole Di Paola lancia l’agorà Sicilia per le elezioni provinciali di secondo livello, ignorando scientemente le contraddizioni che continuano ad emerge nel tanto conclamato “modello Gela”. Già in occasione dell’assemblea indetta da Cateno De Luca all’hotel San Paolo di Palermo, è stato definitivamente archiviato il “modello Gela”, tanto esaltato dal Movimento cinquestelle. Riteniamo imbarazzante l’approccio del leader regionale dei cinquestelle che con un accorato appello ha tentato invano di convincere l’onorevole De Luca a sostenere il suo progetto. Non nascondiamo il senso di mortificazione che abbiamo provato, come cittadini gelesi, dinanzi all’approccio commiserevole di un parlamentare regionale che ha partecipato all’assemblea con il solo obiettivo di elemosinare sostegno politico da De Luca – dicono i forzisti – che negli anni non ha perso mai occasione per prendere le distanze proprio dallo stesso Di Paola. Addirittura, il leader del movimento “Sud Chiama nord”, con un comunicato pubblico sulla capacità politica del deputato pentastellato, ha dichiarato “il tuo quoziente politico-intellettivo è rimasto quello dei cartoni animati”. Se ne faccia una ragione Di Paola, il “modello Gela”non esiste più. La netta posizione di De Luca a favore del presidente della Regione Schifani avrebbe dovuto determinare effetti politici anche sulla oramai superflua presenza in giunta dell’assessore Franzone. Ci aspettavamo una presa di posizione coerente e consequenziale sia del primo cittadino che dello stesso Franzone. Come prevedibile, invece, siamo costretti a leggere banali giustificazioni rese al solo fine di tenere in piedi il fantomatico “modello Gela”. La falsa agorà politica, basata su accordi tra soggetti politici eterogenei, rafforzata al turno di ballottaggio da inciuci, accordi sottobanco e trasversalismi, si trova già in dirittura di arrivo. Dalla chiusura delle urne, che ha visto l’elezione di Terenziano Di Stefano a sindaco, non si fa altro che parlare di cambi in giunta per onorare gli impegni elettorali più o meno chiari, che determineranno inevitabilmente una modifica della rappresentanza, con conseguenze negative sulla continuità dell’azione amministrativa”.
Gli azzurri che alle amministrative hanno sostenuto la coalizione sconfitta al ballottaggio da quella di Di Stefano ritengono che il rischio concreto per la città sia quello dell’isolamento politico. “Il tanto decantato progetto di governo della città, a trazione Di Stefano-Di Paola, alla luce delle recenti vicende politiche regionali, trascinerà inevitabilmente la nostra città verso l’isolamento politico. Agorà politica anche in Sicilia per le elezioni di secondo livello dei Liberi Consorzi? Mera utopia. Anche perché il centrodestra regionale ha siglato un accordo per presentare candidati presidente unitari in tutti i sei Liberi Consorzi. Il tentativo di Di Paola & company, per arrivare all’elezione di un presidente del Libero Consorzio a trazione Pd-cinquestelle, attraverso trasversalismi e accordi spuri, è destinato miseramente a fallire”, concludono.
Siamo sempre alle solite minestre riscaldate 100 volte. Fava rispunta… Il Sindaco diciamo che ha i fili attaccati con il PD che lo muove come gli pare. In città non mi pare come sempre sia cambiato tanto. Premessa, non sono ne di dx ne sx ne altro. Sono un cittadino che vorrebbe il minimo indispensabile per questa città bella ma sempre in mano agli stessi vecchi lupi.