“Ospedale mortificato”, amministrazione netta: “Senza rafforzamento presenteremo denunce”

 
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Gela. “Non devono esserci colori politici”. È stata una costante negli interventi dei due parlamentari Ars di centrodestra, Mancuso e Scuvera. Sulla sanità serve “sinergia istituzionale”, è stato riferito. Gli esponenti di Forza Italia e Fratelli d’Italia non nascondono le difficoltà della sanità cittadina ma hanno voluto precisare “che si stanno facendo tanti sforzi”. Mancuso ha negato l’intenzione di bloccare l’Utin per l’ospedale “Vittorio Emanuele”.  “Sono a disposizione di questa amministrazione per temi così importanti”, ha precisato. Per il forzista, “nelle Asp la politica deve entrare ma per migliorare i servizi”. Scuvera ha ricordato la sua azione anche per capire quando potrà partire la nuova terapia intensiva, mai partita e ferma da anni.

I senatori pentastellati Lorefice e Damante hanno rimarcato che se la sanità locale non riesce a raggiungere gli standard necessari è dovuto “a responsabilità politiche”.

Sul policlinico di Caltanissetta, il vicepresidente Ars Di Paola non dice no ma purché sia il “policlinico di Enna e Caltanissetta mentre si attivi l’Asp di Gela. Sarà a costo zero”. Per Di Paola, “la politica deve stare fuori dalle Asp”.

L’assessore Filippo Franzone non ha usato mezze misure. “Dal 2009 l’ospedale di Gela è stato mortificato – è intervenuto – ventisette anni fa avevamo molti più servizi mentre il “Sant’Elia” è progredito in costanza. Il nostro interlocutore deve essere la Regione e non l’Asp. L’azienda sanitaria preferisce la migrazione”. Il primo cittadino Di Stefano sostiene in pieno la linea dell’assessore Franzone. “Stiamo sollevando tante questioni – ha spiegato – non sono riunioni inutili. Tutti abbiamo il compito di impegnarci. In settimana, ci sarà una riunione a livello provinciale che abbiamo richiesto. Il direttore generale Asp può agire per rafforzare. Andremo lì sempre a chiedere i diritti dei nostri cittadini. Se non ci saranno riscontri, saremo pronti a presentare denunce in procura”.

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