Gela. Alleati nel “modello Gela” e entrambi all’opposizione del governo Schifani, all’Ars. Tra pentastellati e deluchiani di “Sud chiama nord” tante cose però vanno messe in chiaro. Oggi, si tiene l’assemblea regionale del partito di De Luca. C’è una folta delegazione gelese, compreso l’assessore Franzone. Il centrodestra spinge per avere De Luca nella propria coalizione e lo ha espressamente indicato con gli interventi odierni, a Palermo. Il coordinatore regionale M5s Nuccio Di Paola, a sua volta intervenuto, cerca però di arrivare a una visione comune, alternativa al governo regionale del centrodestra. “Caro Cateno De Luca, ai siciliani servono strade, scuole, una sanità che funziona acqua nei rubinetti. Servono tutte quelle cose essenziali che oggi mancano anche per colpa di quei governi di centro destra che oggi tu hai iniziato ad adulare. Prima bollavi Schifani come un ologramma, oggi lo ritieni un padre nobile. Ti presenti a questa assemblea come un leader di un contenitore politico, ma un vero leader pensa ad aggregare, mentre se la tua pattuglia di deputati all’Ars è passata da otto a tre, vuol dire che sei in difficoltà. Hai bisogno di gestire potere e evidentemente hai bisogno di dialogare col centrodestra per alimentare questo contenitore. Ma ti dico – ha spiegato Di Paola – guarda che un’alternativa è possibile e la si può costruire. Noi lo stiamo facendo, perché i siciliani meritano di vivere in un’Isola che deve uscire dal guado dove le politiche fallimentari del passato ci hanno portato, senza acqua, con dighe che scaricano al mare, senza strade e con i rifiuti per strada”.
“Il Movimento cinquestelle sta aggregando quelle persone che vogliono voltare pagina, per questo ritengo ogni giorno, prezioso per dialogare e convincere ciascun siciliano a prendere in mano il proprio futuro. Cateno De Luca – ha concluso il vicepresidente Ars Di Paola – scegli da che parte stare. Poi invece se tu vuoi andare con chi ti offrirà un posto a Roma, alla Camera o al Senato, sappi che noi ti batteremo, batteremo Forza Italia e questo centro destra. Sono qui per darti una scossa, fai la tua scelta”. Se “Sud chiama nord” dovesse avvicinarsi al governo regionale, nella giunta Di Stefano sarebbero due i gruppi pro-Schifani, i deluchiani e gli autonomisti, in un modello fondato però da civici e progressisti.