Gela. Presso l’Istituto Majorana di Gela si è svolto il convegno dal titolo Dallo Sbarco alla Pace: Memoria, Storia e Futuro, un evento di rilevanza storica che ha avuto l’obiettivo di mantenere viva la memoria degli eventi del passato per costruire un futuro di pace consapevole. L’iniziativa, promossa in collaborazione con l’associazione Lamba Doria di Gela, ha visto la partecipazione di esperti che hanno discusso l’importanza della memoria storica nel contesto attuale. Attraverso testimonianze, documenti storici e dibattiti, il convegno ha offerto un’importante occasione di riflessione per gli studenti, cittadini attivi del nostro presente. Il Dott. Michele Curto e Mario Bracciaventi hanno approfondito il significato dello sbarco alleato in Sicilia durante la Seconda Guerra Mondiale, analizzandone le conseguenze politiche e sociali. La Dirigente, Linda Bentivegna, ha sottolineato il ruolo cruciale della memoria nella costruzione di una società più giusta e pacifica. Un momento significativo dell’evento è stato dedicato alla Giornata del Ricordo, celebrata il 10 febbraio, per commemorare le vittime delle foibe e l’esodo giuliano-dalmata. Questo spazio di riflessione ha permesso di evidenziare come la conoscenza della storia sia fondamentale per evitare il ripetersi di tragedie e favorire una cultura di riconciliazione e dialogo. Tra le testimonianze più toccanti, quella di Salvatore Nocera, la cui abitazione fu utilizzata dagli americani durante la permanenza a Gela. Il convegno si inserisce in un più ampio progetto didattico volto a sensibilizzare le giovani generazioni sull’importanza della consapevolezza storica per comprendere le dinamiche del presente e contribuire attivamente alla costruzione di una pace positiva. Le docenti di Storia Madonia Sonia e Pizzo Milena, insieme ai loro studenti, hanno partecipato a diverse iniziative sul tema dello Sbarco in Sicilia, al fine di riscoprire e valorizzare la memoria storica di Gela, una città che ha vissuto in prima linea l’arrivo degli Alleati e che ha visto i suoi abitanti diventare testimoni diretti di una guerra che ha cambiato il corso della storia.
La scuola si conferma così un luogo privilegiato di formazione e dialogo, in cui il passato diventa uno strumento per orientare il futuro.