“Utin, emodinamica e più medici”, dem incalzano con Burtone: “Per il nuovo ospedale serve il progetto”

 
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Gela. “Una città come la nostra non può rimanere senza servizi sanitari e senza risorse efficienti”. Il Pd mette a disposizione i propri riferimenti regionali e in municipio è arrivato il parlamentare Ars Giovanni Burtone, componente della commissione regionale sanità. I dem hanno già presentato interrogazioni sul tema della sanità depotenziata del territorio. Quella dell’Utin mai partita nei reparti dell’ospedale “Vittorio Emanuele” è l’ultima carenza che fa discutere. “Spetta alla città e noi siamo pronti a fare una battaglia per attivarla, finalmente”, ha spiegato Burtone. Ci saranno iniziative istituzionali congiunte all’Assemblea regionale e già da lunedì prossimo in consiglio comunale, con il monotematico fissato. I dem, come hanno confermato il capogruppo Orlando e il consigliere Fasciana, presidente della commissione servizi sociali, esporranno i contenuti di un documento redatto sulla base di un monitoraggio complessivo dei servizi sanitari in città. Le condizioni sono carenti. “Non solo l’Utin – ha riferito il commissario Arancio – in città serve l’emodinamica per evitare i trasferimenti a Caltanissetta”.

La medicina del territorio soffre le carenze e anche il trasferimento degli uffici dal plesso di via Parioli sta lasciando strascichi negativi, ha spiegato il consigliere Fasciana. Per Orlando, “l’attuale ospedale è vetusto, serve quello nuovo”. Troppi i posti per il personale medico ancora vacanti e le procedure di concorso e selezione spesso rallentano, anche per i tempi lunghi della nomina delle commissioni da parte della Regione. “I giovani medici così vanno altrove”. Burtone ha chiesto di avere i numeri aggiornati delle scoperture in pianta organica, così da avanzare ulteriori richieste al governo regionale. Le commissioni mediche per le invalidità e le patenti speciali sono tutte concentrate a Caltanissetta, senza un adeguato piano che ne consenta l’attività anche in città.

Il sindaco Di Stefano, presente alla conferenza stampa, sa di poter contare sui dem e sul rapporto istituzionale che lo lega allo stesso Burtone. Va evitata inoltre la “beffa” di un nuovo ospedale, previsto tra le opere dei finanziamenti Fsc per circa 130 milioni, ma per il quale manca ancora il progetto. Non c’è neanche l’atto formale di trasferimento delle aree di Ponte Olivo da Eni al Comune. La multinazionale è disponibile ma tutto va concertato e reso ufficiale. Gli assessori del Pd Fava e Di Cristina e il vicesindaco Viviana Altamore (c’erano inoltre i componenti della struttura commissariale del partito Di Dio e Ferro e il consigliere dem Alabiso), a loro volta, hanno parlato della necessità di dare al territorio servizi sanitari essenziali. “Non si tratta di togliere ad altri ma di avere ciò che spetta a una città che ha dato tanto negli anni”, ha sottolineato il sindaco. Lunedì prossimo, in consiglio comunale, la maggioranza è pronta a esporre una posizione comune e attenderà risposte precise da Asp e Regione.

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