Gela. Un quadro a tinte sempre più fosche, politico e amministrativo. Il riferimento di Sinistra Italiana Paolo Cafa’, in attesa del pronunciamento giudiziario sul ricorso che potrebbe portarlo in consiglio comunale, è ancora molto critico verso la maggioranza del sindaco Di Stefano ma attaccando anche l’opposizione consiliare. “Un dilettantismo preoccupante pervade le azioni politiche e i comportamenti dei consiglieri comunali di maggioranza e della giunta, per non dire di quelli dell’opposizione che non sono pervenuti in questi sette mesi. Dove sono andati a finire i buoni propositi sbandierati in campagna elettorale e nelle prime settimane di inizio consiliatura? La maggioranza sembra litigare su tutto, sui temi della sanità, sul versante dell’appartenenza di Gela alla Città metropolitana di Catania, sull’operato di questo o quell’altro assessore, pur continuando a sventolare il “modello Gela” che non c’è. Di bilancio stabilmente riequilibrato manco l’ombra, della legge sulle royalties idem non se ne colgono ancora i frutti. In questo marasma impazzano le bollette imu del 2019 – dice – che vessano ingiustamente i cittadini, si acuisce il problema idrico di tanti quartieri, si assiste al lento e graduale spopolamento della città, si cambia il regolamento degli avvocati fiduciari per una maggiore discrezionalità, si partecipa alla passerella di qualche eminenza regionale come il presidente della Commissione Regionale antimafia che viene a fare il pedagogo piuttosto che venire a dare soluzioni concrete contro la criminalità mafiosa, limitandosi a dire che contro il crimine mafioso occorre non essere indifferenti. Tutto qua? Consiglierei, senza saccenza, più umiltà da parte di tutti, un approccio più serio e concreto sui problemi della città, evitando di tirare a campare. È difficile aspettare la fine della consiliatura di questo passo. Per un migliore raccordo tra consiglieri di maggioranza e giunta sarebbe auspicabile che i capigruppo partecipassero alle riunioni di giunta, evitandoci questo spaesamento, in attesa del conflitto che si aprirà al prossimo rimpasto”. La maggioranza pare sempre più compatta, unita da obiettivi di medio termine e dalla corsa verso il bilancio. Gli ultimi vertici sono serviti proprio a rinsaldare. Per Cafa’, invece, si tratta di mera apparenza.
“Meno male che c’è un’opposizione extraconsiliare che vigila attenta e puntuale – conclude – considerato che quella consiliare è desaparecida, anzi non c’è mai stata”.