“Di Paola? Mpa lavora con tutte le forze politiche per la città”, Caci: “Ci piace il piglio di Di Stefano”

 
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L'esponente Mpa Rosario Caci

Gela. Nel “modello Gela” del sindaco Terenziano Di Stefano e degli alleati, ci sono e vogliono rimanerci. Man mano, sembra che le diffidenze progressiste, concentrate intorno al ruolo dei lombardiani, stiano gradualmente sfumando. Gli esponenti dell’Mpa sono pienamente inseriti nel progetto amministrativo del primo cittadino e mettono a disposizione i loro riferimenti palermitani e non solo, a partire dal gruppo all’Ars e dal leader Raffaele Lombardo, che è stato in città negli scorsi giorni in occasione dei funerali dell’ex presidente della Provincia Filippo Collura, esponente autonomista. In giunta, il partito è rappresentato dall’assessore Valeria Caci. L’ecotassa sulle discariche, compresa Timpazzo, e i relativi stanziamenti che andranno nelle casse dell’ente, portano la loro firma, insieme a quella dei pentastellati, alleati nella giunta Di Stefano ma all’opposizione del governo Schifani, che vede invece il sostegno Mpa. Di Paola, in giornata, addirittura ha aperto a un dialogo a tutto tondo con i lombardiani. “A noi interessano gli obiettivi per la città – dice il riferimento Mpa sul territorio Rosario Caci – le parole di Di Paola fanno piacere però noi lavoriamo con tutte le forze politiche, affinché arrivino risultati per la città”. Mesi fa, proprio il vicepresidente Ars fu piuttosto titubante rispetto ai lombardiani. Adesso, invece, pare pronto a confrontarsi, partendo da quello che si verifica a Palazzo di Città, dove M5s e autonomisti stanno insieme nel governo locale. Caci ha partecipato al vertice di inizio settimana voluto dal sindaco Di Stefano, così da stemperare i primi “fuochi” interni. “Devo dire che siamo compatti – precisa Caci – è evidente che un dialogo ancora maggiore e una concertazione frequente possano evitare incomprensioni. Mi è piaciuto il piglio del sindaco, dimostra autorevolezza, nonostante le tante difficoltà che l’ente attraversa. Dobbiamo concentrarci sui risultati per la città e non su eventuali screzi, che vanno sempre evitati”.

Gli autonomisti, in questi mesi spesso affiancati in città a nomi di peso del contesto politico locale, dovranno finalizzare una riorganizzazione generale. Caci guarda al partito ma non trascura un altro lato dello sviluppo del percorso. “Ne abbiamo già parlato con Lombardo, che spero a breve possa tornare in città – conclude – insieme allo sviluppo del progetto Mpa, abbiamo intenzione di consolidare l’esperienza dell’associazione “Autonomie per il Mediterraneo” che fu fondata da Filippo Collura. Ci teneva molto e per noi è una strada da seguire, non solo politica ma soprattutto culturale e sociale”.

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