Gela. Il fronte civico, sul territorio, tende ad assumere sfaccettature politiche eterogenee. In città, è una delle componenti essenziali del governo locale, esprimendo il sindaco Terenziano Di Stefano. Il “modello Gela”, infatti, parla soprattutto la lingua dei progressisti (in testa dem e pentastellati) e appunto quella civica, fuori dai partiti. Sono diverse le esperienze amministrative che a livello locale non si rivedono direttamente nei partiti. Un contesto che sempre più spesso interessa proprio i partiti e chi cerca di strutturare un progetto, in questo caso alternativo al centrodestra che governa a Palermo così come a Roma. Il parlamentare regionale M5s Nuccio Di Paola, vicepresidente Ars e coordinatore regionale del partito nonchè pienamente convinto dal nuovo corso Conte, sa bene che si può sviluppare una linea proprio partendo da quello che ha ribattezzato “modello Gela”, evoluzione dell’agorà che sancì la candidatura dell’attuale sindaco Di Stefano. Il percorso verso le prossime regionali è ancora molto lungo ma il deputato Ars non disdegna di valutare il verso da seguire, già da ora. Oltre che con l’aggregazione delle forze progressiste e di centrosinistra, che dovrebbe essere l’ossatura del fronte avverso a Schifani, il dialogo più che naturale è proprio con le forze civiche e con i loro riferimenti sul territorio. Di Paola sarebbe molto interessato ad approfondire le eventuali intenzioni politiche del sindaco di Niscemi Massimiliano Conti, che fino ad oggi non ha mai aderito ai partiti, soprattutto dell’area di centrodestra nella quale si rivede. Tra l’esponente M5s e il primo cittadino niscemese, nell’ultimo periodo, le interlocuzioni, istituzionali e non, sono in aumento. Si potrebbe ancor di più strutturare il rapporto, nell’ottica delle prossime scadenze elettorali, in primis quella delle regionali. Per Di Paola, un’eventuale intesa con Conti aprirebbe scenari certamente differenti, in una dimensione civica tutta da esplorare. Assai più marcati sono i contenuti del patto politico che lega i progressisti al sindaco Di Stefano. Fu proprio Di Paola a mettere il sigillo sulla candidatura del primo cittadino, fondatore del movimento civico “Una Buona Idea”, tra gli esempi in evoluzione dell’area fuori dai partiti. La fiducia reciproca non è mai mancata e Di Paola si muove in Regione nell’interesse dell’attuale amministrazione, come accaduto nella vicenda dello “sblocca royalties”, solo per richiamare una delle ultime tappe.
Dopo le urne delle amministrative, che hanno dato esito favorevole al “modello Gela”, ci potrebbe essere un altro banco di prova, quello delle elezioni di secondo livello per la Provincia. Il governo regionale non ha ancora messo in campo ipotesi differenti e la Corte costituzionale ha già disposto che non sono legittimi nuovi slittamenti. Va superata la fase commissariale delle ex Province. Se le elezioni di secondo livello, aperte esclusivamente ai sindaci e ai consiglieri comunali del territorio, dovessero effettivamente tenersi, allora Di Stefano potrebbe tornare nuovamente nell’agone elettorale, come candidato a presidente della Provincia, espressione di un “modello Gela” da testare su scala più ampia. Di Paola così come i riferimenti degli altri partiti e gruppi, alleati del sindaco gelese, sono al lavoro, in una prima fase di verifica, così da capire se ci saranno le basi per andare avanti verso le provinciali. Il parlamentare regionale M5s vuole porre le fondamenta di un’aggregazione politica non limitata ai confini tradizionali del centrosinistra, così da coinvolgere anzitutto i tanti civici che potrebbero dare un contributo importante, elettorale e non solo.