“Ha picchiato la moglie”, trasfertista assolto: è stato giudicato con il rito abbreviato

 
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Gela. Le accuse erano mosse nei confronti di un lavoratore trasfertista. In tre diverse occasioni, lo scorso anno, avrebbe picchiato la moglie, anche davanti ai figli, uno dei quali ancora minorenne. Per l’uomo è però arrivata l’assoluzione dal reato di maltrattamenti in famiglia. Le altre ipotesi contestate sono venute meno per la mancanza della querela. L’imputato ha ammesso i fatti spiegando che si trattò di accadimenti isolati e che il rapporto matrimoniale con la consorte si protrae da ventisette anni. Il gup del tribunale, al termine del giudizio abbreviato, ha emesso una decisione favorevole. E’ stata revocata inoltre la misura che impediva all’imputato di avvicinarsi alla moglie e ai figli.

E’ stata valutata favorevolmente la ricostruzione fornita dal legale di difesa, l’avvocato Giuseppe Fiorenza. La moglie ha rinunciato alla costituzione di parte civile. La procura aveva concluso indicando la condanna a quattro anni di detenzione.

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