Gela. A settembre dello scorso anno, gli uffici regionali hanno dato “giudizio positivo con condizioni” rispetto alla “compatibilità ambientale e di incidenza” del progetto volto a rafforzare la portata del sistema Tmb della piattaforma di Timpazzo e a rimodulare la sagoma della vasca E “senza modificare la quota altimetrica maggiore”, per una portata ulteriore di 217.246,17 mc “al lordo del capping di copertura”. Interventi, predisposti da Impianti Srr, la società in house che gestisce il sito di conferimento, che varranno anche come riesame dell’Autorizzazione integrata ambientale, rilasciata ormai dodici anni fa. Negli scorsi mesi, sia Arpa sia il dipartimento regionale acqua e rifiuti, hanno però richiesto “adeguamenti e aggiornamenti al progetto”. Impianti Srr vuole arrivare al rilascio del provvedimento autorizzatorio unico, passo finale per dare il via libera agli interventi.
Così, è stato individuato un professionista esterno che si occuperà di dare seguito alle richieste degli enti e di adeguare, con tutti gli aggiornamenti, le carte progettuali già al vaglio della Regione, anche poi rispetto alla fase della conferenza di servizi. Il direttore tecnico Giuseppe Bellavia ha avanzato l’esigenza di procedere per dare seguito alle richieste. È stato individuato l’ingegnere Salvatore Parlatore che se ne occuperà sulla base dell’incarico attribuitogli. La società in house guidata dall’ingegnere Giovanna Picone punta prioritariamente ad aumentare la portata del Tmb e ad aprire il sistema a categorie di rifiuti non limitate a quelli “urbani non differenziati”. La previsione progettuale stima il passaggio del Tmb da una soglia di 193 tonnellate al giorno (con un quantitativo annuo di 60mila tonnellate) ad una di 693 tonnellate al giorno. La commissione tecnica specialistica, con una serie di prescrizioni da adempiere, si era già espressa favorevolmente, attraverso un parere allegato al decreto assessoriale dello scorso settembre.