Gela. L’Unione dei Comuni per i finanziamenti della programmazione 2021-2027 è ancora una mappa tutta da tracciare. Potenzialmente, sono in ballo stanziamenti sul territorio fino alla quota di ottanta milioni di euro. Gela, Niscemi e Butera, si mossero con abbondante anticipo costituendo l’Area urbana funzionale, nel tentativo di ripetere l’esperienza di “Agenda urbana” ma arrivando alle gare e agli affidamenti dei lavori. Il percorso fino ad oggi è stato decisamente tortuoso. L’Unione dei Comuni, dotata di un consiglio e di una giunta, di fatto manca di tutto il resto. La prossima settimana è previsto un tavolo di confronto con i riferimenti del dipartimento regionale della programmazione, che sul finire del 2024 hanno preso atto della strategia per i progetti, a distanza di circa un anno dalla trasmissione di tutti i documenti necessari. I sindaci Conti (presidente della giunta dell’Unione), Di Stefano e Zuccala’, non vogliono perdere la chance di finanziamenti importanti. Ci sono stati incontri con il segretario generale del Comune gelese Curaba, proprio per imbastire soluzioni pratiche. Servono personale e fondi. I circa centomila euro all’anno messi a disposizione dalla Regione non sono per nulla decisivi.
Le incognite sono tante e non di facile soluzione. La riunione indetta dal dipartimento regionale potrebbe servire a individuare possibili strade da intraprendere, in una fase che per il Comune di Gela non è affatto semplice, contraddistinta dal dissesto al pari del Comune di Niscemi. Si attende la selezione del personale esterno destinato all’Unione, che sarà individuato sulla base di una procedura già avviata. Sulla carta, la tempistica generale dovrebbe essere piuttosto contingentata ma in realtà servirà un lasso di tempo ampio per adempiere tutti i passaggi, formali e non. Sicuramente, serve una scossa netta, che dovrà toccare però anche gli uffici regionali, per troppo tempo anestetizzati, almeno rispetto al capitolo Unione dei Comuni.