Gela. Un vasto incendio distrusse un’ampia area a ridosso delle contrade balneari della città. Le fiamme si estesero, causando la morte anche di un cane. Secondo i pm della procura, il rogo venne appiccato da due sorelle, proprietarie di un immobile proprio nella zona. Entrambe, al termine del dibattimento a loro carico, sono state assolte. A conclusione dell’istruttoria, non sono arrivati tutti gli elementi necessari per collegarle al rogo. Il giudice Marica Marino ha disposto l’assoluzione. L’accusa, attraverso il pm Sonia Tramontana, ha invece concluso con una richiesta di condanna per entrambe, a tre anni di reclusione. I danni causati dal fuoco furono notevoli. La difesa, sostenuta dall’avvocato Maurizio Scicolone, ha sottolineato che le imputate non avrebbero avuto alcun ruolo in quella vicenda, essendosi limitate a gettare acqua per spegnere un primo potenziale incendio.
Le imputate, sentite in aula, hanno respinto gli addebiti a loro carico. Neanche il video che portò a loro pare sia stato risolutivo, come ha fatto rilevare la difesa.