Gela. Utin assente da anni e servizi sanitari disgregati e carenti. Uno scenario che si ripete, in città, e che probabilmente porterà ad una seduta monotematica di consiglio comunale. L’esponente del laboratorio politico “PeR” Miguel Donegani è del parere che i servizi vadano rafforzati, anzitutto per i cittadini. “Abbiamo letto alcune prese di posizione a nostro avviso poco utili per i cittadini ma solo un gioco politico tra partiti. Questo non aiuta i cittadini. “PeR” continua a sollevare le questioni ma a dare anche proposte. In merito allo spostamento dei servizi e degli uffici di via Parioli, come “PeR” abbiamo da sempre una linea politica chiara: di efficienza ed efficacia del rapporto tra servizi e cittadini, che da anni denunciamo. In merito ai disagi che hanno i cittadini, non si scopre l’acqua calda che la struttura di via Parioli sia inadeguata con seri rischi per il personale e per gli utenti, i cittadini. Inoltre come più volte abbiamo fatto osservare in questi anni, un cittadino che richiede una visita domiciliare riabilitativa deve prima recarsi in via Madonna del Rosario per prenotarla, poi deve recarsi in via Parioli, ricordando che tra i cittadini ci sono anziani e disabili e anche cittadini non muniti di veicolo, ricevuta l’autorizzazione in via Parioli dal responsabile sanitario deve infine recarsi in via Butera. Un calvario per i cittadini – dice Donegani – che sicuramente non rispetta il principio di accentramento dei servizi e orientamento e prossimità a favore dei cittadini. Il nuovo modello prevede la prenotazione della visita ed il pagamento del ticket nella unica sede di via Butera consentendo ai cittadini di accedere ai servizi senza dispendio di tempo e risorse. L’Asp fa sapere inoltre che ci sarà un risparmio sugli affitti. Noi chiediamo che le risorse risparmiate dall’affitto dei locali vengano reinvestiti in città per migliorare i servizi”.
Rimane del tutto irrisolta la vicenda Utin. “Altra vicenda è l’Utin, che deve riaprire subito, ma non perché c’è l’idea di farla a Caltanissetta ma perché è da decenni, più di quindici anni per la precisione, che é tutto pronto e vergognosamente non é mai partita, argomento che abbiamo sollevato una multitudine di volte e lo diciamo da anni. Quindi non critichiamo la scelta di accentrare i servizi in locali più idonei che vanno incontro ai cittadini, anzi siamo favorevoli, la politica invece alzi la voce con autorevole ruolo e si adoperi e lavori per far migliore le risposte ai cittadini e i relativi servizi presso l’ospedale “Vittorio Emanuele”. Come “PeR” – conclude Donegani – infine oltre alla riapertura dell’Ultin chiediamo l’abbattimento delle liste di attesa ancora troppo lunghe e infinite, l’applicazione della norma che abbiamo posto circa due anni fa, la 124 del 1998 che prevede l’abbattimento delle liste di attesa e il rimborso per il cittadino”.