“Cose da fare”, programmi e scadenze per gli alleati: “Scelte politiche? Non è il momento, arriverà”

 
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Di Stefano insieme agli alleati

Gela. Un lungo elenco di punti amministrativi da sviluppare nel corso dei prossimi mesi. C’è stata la programmazione, in gran parte, sul tavolo del sindaco Di Stefano e dei suoi alleati, chiamati a raccolta in serata, a Palazzo di Città. Inevitabile il rimando costante al bilancio stabilmente riequilibrato. E’ un refrain che andrà avanti fino a quando lo strumento finanziario, essenziale nel percorso di risanamento, non arriverà all’assise civica per l’approvazione. Il primo cittadino lo ha messo in cima alla lista delle “cose da fare”. Senza bilancio, infatti, tutto diventerebbe ancora più complicato. Gli alleati sono con lui e quello serale non è stato di certo un vertice votato agli assetti politici. Per quelli ci sarà tempo. “Questioni politiche? In questo momento, non ce ne sono da discutere – precisa il sindaco – non nascondiamoci, arriverà la fase nella quale verranno fatte scelte. In campagna elettorale ci sono state persone e gruppi che si sono spesi e mi hanno sostenuto e sono sicuro che possono dare una spinta all’azione politica. E’ giusto che si faccia questa cosa ma non adesso, salvo fatti improvvisi”. Non c’è solo la dimensione dei conti del Comune, nei suoi interventi il sindaco ha citato l’apertura di Macchitella lab e dei musei, la spinta per il turismo e ancora i servizi sociali e la sanità. Proprio quest’ultimo fronte mette insieme tanti alleati, intenzionati ad avere riscontri veri dal management di Asp. Di Stefano, già da domani, procederà trasmettendo la tabella di lavoro a tutti i gruppi e agli esponenti che lo sostengono, iniziando dai consiglieri comunali e dagli assessori. Il “modello Gela”, in questo 2025, sarà chiamato alla prova del nove, davanti al dissesto da superare, a diverse strutture da aprire e ai cantieri da completare.

Non a caso, è stato richiamato, tra gli altri punti, quello dell’Unione dei Comuni per i finanziamenti del ciclo 2021-2027: anche in questo caso nessuno vuole perdere la possibilità di ottenere nuovi stanziamenti. C’è al contempo l’esigenza di rimpinguare l’organigramma dell’ente e di definire, una volta per tutte, il destino prossimo della società Ghelas multiservizi. Gli alleati seguono i passi del sindaco. Sul fronte amministrativo, nessuno vuole tirarsi indietro, come già accaduto con lo “sblocca royalties”. E’ evidente che con l’andar del tempo si dovrà comunque completare una vera e propria “verifica” politica, per testare la tenuta del “modello Gela”.

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