Gela. Il centrodestra locale ha lasciato il 2024, segnato dalla sconfitta alle amministrative. L’appoggio all’ingegnere Cosentino ha condotto al ballottaggio ma non alla vittoria, che all’inizio tanti ipotizzavano. Sicuramente, lo smacco politico c’è stato ma i partiti d’area continuano a perorare l’alternativa a Di Stefano e alla sua giunta. “Non ci siamo disgregati – dice il coordinatore di Forza Italia Vincenzo Pepe – le forze politiche che hanno sostenuto la candidatura Cosentino sono unite e lo abbiamo dimostrato con lo “sblocca royalties”, lavorando per la città e non certamente per favorire l’amministrazione. Noi siamo convinti che le somme delle royalties debbano servire al risanamento ambientale e allo sviluppo. Però, in via eccezionale, c’era da individuare una soluzione al dissesto comunale, per chiudere il bilancio stabilmente riequilibrato. Un tavolo per vagliare i progetti di sviluppo da finanziare con la quota restante delle royalties? Siamo pronti a dare il nostro contributo di idee”. Gli azzurri sono in contatto con le altre forze di opposizione alla giunta, quasi tutte di centrodestra. “Insieme al parlamentare Ars Scuvera e agli altri esponenti d’area, ci siamo impegnati per dare risposte alla città, con la legge finanziaria regionale – aggiunge Pepe – Forza Italia rimane opposizione alla giunta Di Stefano. È chiaro che quando si perde spetta alla maggioranza governare. La città però capirà presto che questa amministrazione non sarà in grado di raggiungere gli obiettivi posti in campagna elettorale. L’opposizione si fa lavorando per la città e portando risultati. Non possiamo limitarci a criticare gli incarichi. Sarebbe troppo sterile e non mi pare uno scandalo”.
Intorno a Forza Italia, già da tempo, non mancano evoluzioni e strategie. Il riferimento numero uno rimane il deputato Ars Michele Mancuso e il gruppo dirigente locale si rifà a lui. “Forza Italia è un partito moderato e aperto a nuove adesioni, purché ci sia consapevolezza che il nostro progetto si rivede in Schifani e Tajani e a livello locale è opposizione all’amministrazione comunale – precisa il coordinatore – abbiamo sempre fatto opposizione costruttiva ma se c’è qualcuno che vuole aderire per fare altro, allora sbaglia e farebbe bene a concentrarsi su altri progetti politici. Ci sono tanti che si vogliono avvicinare ma per ora si parla e basta”. In città, si è affermato un certo dualismo tra gli azzurri che guardano a Mancuso e i simpatizzanti dell’eurodeputato Falcone. Doppio binario però del tutto disconosciuto dai dirigenti locali FI, che hanno sempre parlato di “un unico partito”. “C’è qualcuno che rivendica, anche la segreteria cittadina – conclude Pepe – io non mi ricandiderò per guidare il partito. Se ci saranno altri esponenti, potranno guidarlo loro. Gli impegni di lavoro mi assorbono sempre di più”