Gela. Il bilancio stabilmente riequilibrato, come è stato ripetuto anche questa mattina durante una lunga riunione che ha messo insieme l’amministrazione comunale, i dirigenti municipali e il segretario generale dell’ente, è l’obiettivo imprescindibile per questo inizio di anno. Il sindaco Di Stefano ne è consapevole al pari della sua maggioranza. Tutto il resto va nella programmazione a medio e lungo termine. Il primo cittadino ha dalla sua certamente l’alleanza e ancora di più i civici di “Una Buona Idea”, proprio gruppo d’origine. Una riunione tra il sindaco, i consiglieri comunali del movimento e i dirigenti civici, si è tenuta in settimana. Il metodo della condivisione, ancor di più in un frangente così delicato, non viene messo da parte. “Quella del sindaco è una visione sicuramente da sostenere – dice il consigliere comunale di “Una Buona Idea” Rosario Faraci – la nostra non è un’alleanza messa insieme solo per vincere ma per dare una prospettiva alla città. Il bilancio è essenziale per la stabilità e per avere maggiori risorse in termini di personale. Senza lo strumento finanziario, invece, tutto è più difficile”. Progetti, programmi e obiettivi, sono stati vagliati durante la “verifica” che Di Stefano ha tenuto con i civici. Faraci fa parte del “decision board”, insieme all’esponente di “Avanti Gela” Gabriele Pellegrino, come riferimento politico nel tavolo sugli investimenti che coinvolge la parte imprenditoriale. La prossima settimana è prevista una riunione, pure per ratificare la nomina a coordinatore dell’imprenditore Vincenzo Scerra. “Sono visioni differenti e che insieme possono dare un approccio nuovo – aggiunge – ci confrontiamo con chi lavora per investire e può dare un supporto di idee. Serve una capacità progettuale. La programmazione deve essere un metodo di lavoro. Le linee di finanziamento non mancano”. Il consigliere, già presidente della commissione sviluppo economico durante la precedente esperienza all’assise civica, non si sottrae a valutazioni più politiche.
Il nuovo anno si apre con priorità che il sindaco lega all’azione di tutti i suoi assessori. Una rimodulazione del governo cittadino è un’opzione, seppur non nell’immediato. Di Stefano non ha mai negato di avere stretto patti, in campagna elettorale, anche con esponenti che non facevano parte inizialmente dell’alleanza. “Gli impegni politici vanno sempre rispettati – precisa Faraci – è una questione di serietà. Il sindaco ha sempre improntato il suo agire su questa strada. Se ci sono stati accordi, sono del sindaco ma anche della coalizione e del nostro movimento. Vanno rispettati. Chiaramente, se dovessero esserci condizioni del tutto ostative, non sarà possibile. Se però non ci saranno mutamenti particolari, sarà corretto dare seguito. Io stesso non mi rivedrei in un progetto che non dovesse riconoscere gli impegni assunti in campagna elettorale”. Faraci è tra gli esponenti civici di lungo corso, molto vicino a Di Stefano. Conferma l’assenza di barriere a possibili innesti, che siano legati agli accordi elettorali: quasi a dare una certa direzione ai ragionamenti in essere ma senza forzare la mano. Ci saranno tempi e modi. Dovrà essere il sindaco a dettare il ritmo.