Gela. Il sì dell’Ars alla legge finanziaria e soprattutto al maxiemendamento che ha in “pancia” lo “sblocca royalties”, essenziale per il risanamento finanziario del Comune, non trova per nulla sponde tra le fila del laboratorio “Progressisti e rinnovatori”. Questa mattina, l’ex parlamentare regionale Miguel Donegani e i dirigenti hanno avvertito tutti. “Non si canti vittoria così presto”, hanno spiegato. Non escludono infatti un’eventuale impugnativa da Roma, soprattutto in assenza di approfonditi allegati a supporto. “Due anni fa avevamo proposto un “salva Comuni” ma nessuno ci ha ascoltato – ha riferito Donegani – i fondi royalties vanno destinati allo sviluppo e al risanamento ambientale”.
Fin dall’inizio, “PeR”, che si colloca in un centrosinistra che non si rivede nella giunta Di Stefano, ha mosso notevoli critiche allo “sblocca royalties”. “Siamo sempre pronti al confronto sui progetti ma i soldi delle royalties, che sono dei cittadini, devono essere usati per il collettore di via Venezia e per il risanamento ambientale. Non possono essere destinati a riequilibrare i conti del Comune”, hanno sottolineato. Donegani e i dirigenti si sono detti soddisfatti per la crescita del movimento e si preparano alla manifestazione del prossimo 7 febbraio, a Palermo, quando saranno ancora con “Sinistra futura” per porre le basi di una sinistra alternativa al Pd e alle forze progressiste, in città alleati dell’amministrazione Di Stefano.