Gela. La chiusura del tribunale di Caltagirone comporterà l’accorpamento di Niscemi al distretto giudiziario gelese. Per questo motivo Filippo Franzone, a nome delle 41 associazioni che compongono il Comitato per lo Sviluppo dell’Area Gelese, ha scritto al sindaco della cittadina niscemese ed al presidente del Consiglio. “
Abbiamo letto sui giornali le dichiarazioni dell’avvocato Ennio Adamo, che suggerisce all’amministrazione di Niscemi di revocare la Delibera di adesione al Tribunale di Gela, dichiarazione contenente alcuni errori, riferiti al pesante contenzioso presente presso il Tribunale di Gela- spiega Franzone – Premesso che il Tribunale di Gela al momento ha l’organico al completo, lo stesso è preso come esempio in Italia di Tribunale efficiente e perfettamente funzionante, tanto da essere stato adottato come modello dal Ministero della Giustizia, il Tribunale di Gela è dotato di un nuovo e moderno edificio ampio e confortevole, posto all’ingresso della città, raggiungibile da Niscemi in 15 minuti.
A prescindere dalle qualità del Tribunale gelese, vi sono da tenere presenti i rapporti saldi tra le due comunità. L’essere all’interno dello stesso Distretto Ospedaliero e Distretto Sanitario, dello stesso Consorzio di Bonifica, della stessa ASI, dello stesso ATO Ambiente, lavorare nella stessa piana, l’aver percorso, attraverso progetti collettivi (PIT 3 Comprensorio di Gela; Patto Territoriale del Golfo; Contratto d’Area per l’Area di Gela) uno sviluppo unitario, l’avere presenti nel proprio territorio le stesse problematiche ambientali, l’essere entrambi le comunità all’interno della stessa Diocesi, ha fatto si che le due comunità diventassero un tutt’uno.
In questa logica appare fuorviante recarsi in un luogo per il disbrigo di alcune faccende ed in un altro per risolverne altre, con un dispendio di tempo e denaro eccessivo.
In questa ottica, anzi, bisogna lavorare insieme per avere un collegamento stradale veloce tra Niscemi e Gela, in modo tale da rendere ancora più vicine le due comunità.Quello che chiediamo di valutare, in totale libertà e con attenzione, quale sia la scelta migliore per i cittadini niscemesi, in considerazione dei rapporti fraterni che contraddistinguono le due comunità.