Gela. In attesa che ri-esploda Luca Savasta il Gela si gode Salvo Cocimano. E’ lui, non a sorpresa visto il passato spesso in doppia cifra, il bomber dei biancazzurri con otto gol in dodici gare disputate da titolare e senza calci di rigore. L’ultimo è una perla su calcio di punizione al Lombardo di Marsala. Professionista esemplare, anche l’attaccante catanese ha vissuto un momento delicato con la nuova casacca. La squadra ha iniziato male. Due sconfitte nelle prime cinque partite ed un gioco che stentava a decollare. L’arrivo di Cacciola e gli innesti graduali di altri calciatori come Maydana, Di Dio, Caronia, Vincenzi, Privitera e Giuliano hanno stravolto e potenziato l’organico. La squadra sta lentamente trovando la sua identità e senza quel brutto pari con il Città di San Vito parleremmo di un Gela a due punti dall’Athletic Palermo.
Intervenuto all’ultima puntata di Bar Sport, Cocimano ha parlato con serenità e schiettezza di tutto.
LA POLEMICA SUI GRUPPI VINCENTI
“Negli anni si sono creati dei gruppi vincenti, sicuramente per noi è un piacere giocare insieme ma se non dovesse capitare sappiamo che è lavoro. Può anche succedere perché per noi è lavoro ma quando accade è più bello”.
QUELLO AL MARSALA È UNO DEI GOL PIÙ BELLI DELLA CARRIERA
“Sicuramente è uno dei gol più belli anche per il peso. Contava tanto perché non era facile vincere a Marsala. Vincevamo 1-0 e la partita non era chiusa. Abbiamo tanti tiratori come Privitera, Maydana ma sono andato sul pallone convinto. Io me lo sentivo. Ho chiesto io di battere e per fortuna è andata bene”.
I CAMBI CONTINUI DI RUOLO
“Ogni allenamento quando il mister divide le casacche gli dico: mister dove mi collochi oggi? (ndr sorride..)Io stimo molto Cacciola, sa che c’è molto rispetto e non ci saranno mai problemi”
IL GELA HA TROVATO LA GIUSTA QUADRATURA?
“Abbiamo preso due ragazzi che conoscono bene la categoria, come Privitera e Giuliano, diversi da quelli che già c’erano. C’è grande rammarico per il pareggio in casa con il San Vito. La società non vuole più sbagliare e vuole vincere. Ha preso altri calciatori e non ha mandato via nessuno. Questo fa capire quanto è forte il club e le sue ambizioni sono rimaste intatte”.
CON CACCIOLA C’È FEELING MA ANCHE COCIMANO È FINITO IN PANCHINA
“E’ capitato, a Sciacca venivo da un infortunio. L’allenatore deve mettere in campo chi ritiene più in forma. Tutti possiamo andare in panchina perché un organico fatto di buonissimi calciatori. Ci dobbiamo abituare e farci trovare pronti anche se dovessimo partire dalla panchina”.
HAI RISCHIATO DI LASCIARE IL GELA A META’ CAMPIONATO?
“C’è stato un confronto importante con la società perché un giocatore deve essere intelligente e capire se in un club può fare bene o fare danni, anche perché parliamo di una dirigenza che sta investendo tanto e merita rispetto. C’è stima reciproca e sono contento di come stanno andando le cose. Di sicuro nel 2025 daremo tutto quello che abbiamo per regalare la gioia che meritano i tifosi del Gela”.