Gela. Niente cimiteri nelle giornate del 25 e 26 dicembre e cancelli chiusi anche l’1 gennaio. Fino a giugno prossimo, inoltre, l’apertura sarà solo al mattino, dalle 7 alle 13. Manca personale e l’amministrazione non ha potuto far altro che adeguarsi, nell’impossibilità di reperire addetti. Sono tanti i cittadini che non condividono la decisione. “Vorrei esprimere il mio profondo disappunto per la decisione dell’amministrazione comunale di disporre la chiusura dei cimiteri nei giorni 25 e 26 dicembre e 1 gennaio. Questi giorni, così significativi dal punto di vista affettivo e spirituale, rappresentano per molte persone un momento per sentirsi vicini ai propri cari che non ci sono più. Impedire loro di visitare i cimiteri, portare un fiore o semplicemente raccogliersi in silenzio davanti a una tomba equivale a negare un importante gesto di conforto e connessione emotiva. Inoltre – spiega un nostro lettore – vorrei ricordare che non possiamo decidere quando morire. Ci sono famiglie che affrontano il dolore di una perdita proprio a ridosso delle festività natalizie, e privarle della possibilità di rendere omaggio ai loro cari in un momento così delicato sembra un’ulteriore mancanza di sensibilità. Questa decisione penalizza ulteriormente chi vive lontano, per motivi di lavoro o studio, e coglie le festività come unica occasione per tornare a casa e fare visita ai propri cari. Pur comprendendo e rispettando il lavoro dei dipendenti del cimitero e il fatto che anche per loro queste siano giornate di festa, sarebbe stato più opportuno prevedere un’apertura con orari ridotti, in modo da conciliare le esigenze del personale con il diritto delle famiglie a vivere un momento di raccoglimento. Queste parole non sono solo da cittadino amareggiato ma da figlio che ha perso suo padre proprio durante le festività natalizie. So quanto sia importante, soprattutto in giorni come questi, avere un luogo dove poter trovare conforto. Mi auguro che si possa rivedere questa decisione o, quanto meno, che in futuro si presti maggiore attenzione alla sensibilità delle persone in momenti così difficili”. Sono invece iniziate le operazioni per la sepoltura di circa cinquanta salme da settimane collocate nella camera mortuaria di Farello. Il sindaco ha insistito per trovare collocazione alle bare in attesa. Il problema legato alla carenza di personale è ben più ampio e non da adesso. Il percorso dei concorsi, avviato dall’ex giunta Greco, si è interrotto prima del dissesto. L’attuale situazione finanziaria non permette spazi di manovra.
“Nel 2025 il nostro ente andrà incontro a circa cinquanta pensionamenti – precisa Di Stefano – la situazione è sempre più difficile. Per questa ragione, è essenziale il bilancio stabilmente riequilibrato che ci può permettere di chiedere l’avvio di procedure per assumere personale”. I ranghi sono ridotti anche tra i dirigenti.