Gela. Non vogliono finire al centro di polemiche ma solo avere la certezza della “puntualità dei pagamenti”. I lavoratori della società Irmes, impegnata nell’indotto della bioraffineria, hanno protestato per giorni, a causa di mensilità arretrate. Lo sblocco dei pagamenti è stato ufficializzato venerdì. L’azienda, attraverso la nuova proprietà, ha criticato l’atteggiamento dei sindacati ma gli operai confermano la loro posizione. “Ribadiamo fiducia nel sindacato che ci rappresenta e non intendiamo essere elemento di divisione. Abbiamo rivendicato un diritto, ricevere le retribuzioni, ricevere quindi i soldi del nostro lavoro. Non siamo interessati a nessuna polemica ma solo al lavoro e alla puntualità del versamento dei contributi e delle retribuzioni”, fanno sapere.
È in atto una procedura affidata al tribunale e dall’azienda hanno riferito che la nuova proprietà sta “facendo di tutto per continuare e assicurare il prosieguo delle attività”. “Ci auguriamo che non ci saranno più ritardi perché se si ritarda un diritto, non è difficile capire chi si colloca dalla parte del torto”, concludono.