Gela. “Qualità abitare” e “Rigenerazione urbana” sono i due versanti principali sui quali si fondano i programmi di intervento attualmente in essere. I cantieri della riqualificazione di Montelungo hanno preso il via dall’area della vecchia masseria. Sono in corso le prime attività anche del progetto per la mobilità del fronte mare, nella zona del cosiddetto “Bastione”. I lavori sono inoltre partiti per la riqualificazione del mercato ortofrutticolo a Giardinelli. Il termine di riferimento rimane quello del 2026, per concludere tutti gli iter. A breve, dovrebbe toccare a opere pubbliche consistenti come il secondo tratto del lungomare Federico II di Svevia e la riqualificazione dell’ex scalo ferroviario e dell’Orto Pasqualello. “Abbiamo affidato tutti i cantieri e definito i contratti”, dice l’assessore ai lavori pubblici Luigi Di Dio. Non mancano le difficoltà, con uffici comunali ridotti al lumicino per ciò che concerne il personale. Rup e figure tecniche sono sempre più rari nell’organigramma di un municipio che rischia di andare ancor più sotto soglia. Sui programmi di finanziamento, in gran parte coperti con fondi Pnrr, l’amministrazione punta per dare opere pubbliche altrimenti impossibili da concretizzare, soprattutto sotto dissesto.
L’assessore Di Dio e i tecnici del settore lavori pubblici e di quello che coordina il sistema Pnrr, stanno cercando di intensificare l’attività, proprio nella prospettiva della scadenza del 2026 per concludere tutte le procedure avviate. Gli adempimenti burocratici non mancano e le carenze di personale non aiutano. Il prossimo anno però dovrà essere quello del pieno start anche degli altri cantieri già finanziati e contrattualizzati. L’incognita ulteriore è la nuova programmazione 2021-2027. L’Unione dei Comuni strutturata per intercettare stanziamenti fino a ottanta milioni di euro, a oggi stenta parecchio e non ha le necessarie risorse.